Piemonte, da venerdì 24 dicembre la regione sarà zona gialla: arriva l’ordinanza regionale

C'è una regione italiana che sta anticipando le restrizioni previste da lunedì 27 dicembre. Si tratta del Piemonte, che già da domani anticiperà le restrizioni previste da lunedì prossimo. La zona gialla prevede l'obbligo di mascherina anche all'aperto.

Piemonte, da venerdì 24 dicembre la regione sarà zona gialla: arriva l’ordinanza regionale

In attesa della cabina di regia del Governo prevista per questa mattina, che stabilirà le nuove restrizioni anti pandemia, alcune regioni si preparano al cambio di colore, e quindi per entrare in zona gialla. Ormai la variante Omicron del Covid-19 sta facendo aumentare a dismisura i contagi, con i ricoveri nei reparti ordinari e in terapia intensiva che, seppur rimangono sotto la soglia di allerta massima, preoccupano. E sono proprio i posti letto occupati dai pazienti Covid ad essere il parametro fondamentale adesso per il cambio di colore delle regioni. 

Un caso è rivestito dal Piemonte, che fino ad ora è rimasto in zona bianca. Ormai nelle terapie intensive degli ospedali della regione ci sono quasi il 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 14% nei reparti ordinari, che rappresentano appunto la raggiunta soglia di allerta. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, si dice preoccupato per l’andamento dei contagi e, durante l’inaugurazione di un ospedale a Torino, ha fatto sapere che già da venerdì 24 dicembre, la Vigilia di Natale quindi, scatterà il provvedimento regionale che porterà automaticamente la regione in zona gialla

La situazione in Italia

Nella giornata di ieri il nuovo bollettino diramato dall’Istituto Superiore di Sanità ha certificato oltre 36.000 casi e 146 morti. Sono numeri che stanni spingendo il Governo centrale ad introdurre appunto nuove limitazioni per cercare di frenare i contagi, anche se per il momento non si parla di lockdown.

Il Piemonte si va così ad aggiungere alle altre regioni che sono attualmente in zona gialla, ovvero Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le due provincie autonome di Trento e Bolzano. In tutte queste regioni nelle scorse settimane si sono superati i valori di rischio epidemiologico che prevedono il cambio di colore. 

Si tratta sempre di numeri, a livello di ricoveri, più bassi dell’anno precedente ma che si prevedono dappertutto in aumento. E da gennaio addirittura alcune regioni potrebbero passare in zona arancione se i dati aumentassero ancora. Per quanto riguarda la zona gialla le regole cambiano poco: c’è l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto in caso di assembramento, mentre il Super Green Pass (per vaccinati e guariti) serve per sedersi all’interno di bar e ristoranti. I non vaccinati potranno usare i mezzi pubblici e andare a lavoro anche soltanto essendo muniti del Green Pass “base” (quello con tampone negativo). 

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