Pestato a sangue da coetaneo per aver salutato la ragazza di un altro

Un 15enne è stato pestato a sangue da un suo coetaneo insieme ad un gruppo di amici per aver salutato la sua ragazza. Rintracciati tutti i componenti della baby gang che dovranno ora rendere conto delle loro azioni al tribunale dei minori di Bologna

Pestato a sangue da coetaneo per aver salutato la ragazza di un altro

E’ Parma, questa volta, lo scenario di una nuova e sconcertante vicenda di bullismo tra ragazzi. Un ragazzo di 15 anni è caduto vittima di un agguato tesogli da un gruppo di 5 bulli che lo hanno aggredito con inaudita ferocia. Il giovane è stato attirato nella trappola dell’amico con un sms in cui gli veniva dato appuntamento per chiarirsi. Quale la colpa? Avrebbe salutato la ragazza dell’amico, il quale non ha gradito molto la cosa ed ha deciso di farla pagare al suo coetaneo. “Perché hai salutato la mia ragazza? Vediamoci alle 16 per chiarirci. Vieni da solo, io sarò solo” così recitava l’sms inviato al giovane mal capitato.

Ad attenderlo però non c’era solo il fidanzato offeso ma una vera e propria baby gang,  tutti quindici anni circa, che lo hanno picchiato molto violentemente sbattendogli la testa ripetutamente contro l’asfalto tanto da procurargli una frattura al cranio, lesioni a zigomo e mandibola e contusioni su tutto il corpo.

Ancora una volta, quindi, violenze giovanili per motivi veramente futili ma sopratutto ancora una volta si assiste a scene di totale disinteresse da parte della popolazione, che, mentre il ragazzo veniva accerchiato e picchiato dai compagni, proseguiva dritta per la propria strada incurante delle urla del ragazzo. Un autista, fortunatamente, è invece sceso dalla propria auto per soccorrere il ragazzo e far dileguare i bulli in pochi istanti.

“Simili episodi non si devono più ripetere” ha dichiarato il padre della vittima ovviamente sconcertato e molto preoccupato dall’accaduto chiedendo maggiore attenzione su questa problematica all’amministrazione comunale.

L’organizzatore dell’agguato è stato subito segnalato ai carabinieri che hanno aperto un fascicolo a suo nome, ma, fortunatamente, nel giro di poche ore, sono emersi anche i nomi degli altri componenti della banda che adesso dovranno rispondere delle loro azioni al Tribunale dei Minori di Bologna. Resta da chiarire, e su questo stanno lavorando le autorità locali, se ci fossero altri complici in questa vicenda.

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