"Pesce surgelato e vino caldo", non vogliono pagare il conto: calci e spintoni sul lungomare

La crescente incidenza di questi episodi a Gallipoli solleva interrogativi sulla gestione del turismo, e sulla necessità di trovare un equilibrio tra attrattiva turistica e sicurezza pubblica.

"Pesce surgelato e vino caldo", non vogliono pagare il conto: calci e spintoni sul lungomare

Gallipoli, conosciuta come la “Perla del Salento” per la sua bellezza e attrattività turistica, si trova nuovamente al centro dell’attenzione per un episodio che ha scosso la tranquillità del suo centro storico. Questa volta, il teatro degli scontri è stato il lungomare Maresciallo Diaz, dove un gruppo di turisti e il titolare di un ristorante hanno dato vita a uno scontro fisico.

Il diverbio è iniziato al tavolo del ristorante, quando i clienti hanno contestato la qualità del cibo e del vino serviti. Secondo la loro versione, il pesce era “scadente e surgelato” e il vino “caldo“, accuse che hanno acceso gli animi. Le lamentele si sono intensificate quando è arrivato il conto: 265 € per cinque persone, una cifra ritenuta eccessiva dai turisti. In un tentativo di mediazione, il ristoratore ha ridotto il totale a 250 €, ma questo gesto non è stato sufficiente a calmare la situazione. 

La discussione è presto degenerata, spostandosi dalla sala del ristorante alla strada, dove si è trasformata in una vero e proprio scontro. Tra calci, spintoni e insulti, la scena ha attirato l’attenzione dei passanti, molti dei quali hanno cercato di intervenire per sedare gli animi. Tuttavia, l’intervento dei testimoni non è bastato a evitare lo scontro fisico.

Questo episodio non è un caso isolato. Solo un mese fa, il 16 giugno, una lite nata in una delle discoteche di Baia Verde era degenerata in uno scontro in cui ci sono stati dei colpi di una lama. A fine giugno, un altro episodio ha visto un 48enne colpito da tre colpi di beretta mentre si trovava in auto nella zona popolare di Gallipoli, tra viale Europa e via Varese. Questi fatti, insieme all’ultimo episodio, dipingono un quadro preoccupante della situazione di sicurezza e ordine pubblico nella cittadina salentina.

Nonostante la gravità dell’accaduto, finora non sono state presentate denunce in merito alla vicenda sul lungomare. Tuttavia, l’episodio ha sollevato nuovamente il dibattito gestione e sulle misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Le autorità locali sono chiamate a intervenire per prevenire ulteriori episodi di questo genere, e per proteggere l’immagine di Gallipoli come meta turistica di eccellenza.

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