Pescara: soffocò il figlio adottivo un anno fa e ora potrebbe tornare in libertà. "Non è pericoloso"

Un 47enne un anno fa uccise il figlio adottivo nel sonno. adesso, però, una perizia lo dichiara non pericoloso e potrebbe quindi tornare a breve in libertà. Una decisione che sta facendo molto discutere

Pescara: soffocò il figlio adottivo un anno fa e ora potrebbe tornare in libertà. "Non è pericoloso"

Uomo confessò l’omicidio del figlio adottivo nel sonno. Adesso è stato dichiarato non pericoloso e può tornare in libertà.

Massimo Maravalle, 47 anni, questo il nome dell’uomo, nel luglio del 2014 uccise il figlio adottivo, Maxim, di soli 5 anni nel sonno perchè in preda ad un raptus, mentre si trovava in cura per dei problemi psichici.

Per questo da allora l’uomo è stato recluso, ma adesso una nuova perizia psichiatrica effettuata dallo psichiatra Renato Ariatti, che in passato ha esaminato anche Annamaria Franzoni, l’uomo non sarebbe più pericoloso.

“E’ in grado di essere rimesso in libertà e se il giudice prenderà questa decisione potrà proseguire le cure fuori, come qualsiasi altro cittadino” sono queste le parole usate dallo psichiatra nella sua relazione su Maravalle.

La perizia è stata poi discussa in Tribunale a Pescara affinché venga valutata e messa agli atti. Tutto questo, però, sta facendo molto discutere in queste ore. In tanti, infatti, ritengono sia passato troppo poco tempo per fare delle affermazioni del genere.

Ai tempi dell’arresto, infatti, solo un anno fa l’uomo venne giudicato incapace di intendere e di volere nel momento dell’omicidio del figlio adottivo proprio basandosi su una perizia effettuata dallo stesso Ariatti. Proprio sulla base di quelle dichiarazioni Maravalle venne trasferito dal carcere presso una casa di cura affinché venisse curato.

Oggi, però, lo stesso Ariatti ritiene che l’uomo non sia più pericoloso e che non tornerebbe ad uccidere per cui nell’udienza che si terrà il prossimo 29 ottobre potrebbe tornare in libertà se il gup lo riterrà opportuno.

Una situazione che non sta mancando di generare polemica in queste ore. In molti, infatti, ritengono che a solo un anno di distanza non si possa essere ribaltata la salute mentale di quest’uomo, che ha ucciso mentre dormiva un bambino di soli 5 anni. Saranno le autorità, però a decidere quale si la scelta giusta da fare.

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