Pescara: i due giovani fermati per il delitto sarebbero figli di un carabiniere e di un noto avvocato

Le indagini, condotte con grande riserbo dalle forze dell'ordine, hanno rivelato l'identità dei sospettati, collegando un'azione delittuosa a famiglie rispettate e influenti.

Pescara: i due giovani fermati per il delitto sarebbero figli di un carabiniere e di un noto avvocato

I due presunti responsabili del delitto del minorenne trovato deceduto nella serata di domenica 23 giugno, tra le sterpaglie nel parco Baden Powell in via Raffaello a Pescara, sarebbero entrambi minorenni. Secondo quanto riportato dall’Ansa, uno dei giovani è il figlio di un avvocato, mentre l’altro è il figlio di un maresciallo comandante di una stazione locale in un Comune della provincia di Pescara.

Dopo aver commesso il delitto, i due ragazzi sarebbero andati a fare il bagno al mare, dove presumibilmente si sono disfatti del coltello utilizzato per ldel delitto. Il corpo del giovane, abbandonato tra le sterpaglie, è stato trovato solo in tarda serata, sollevando grande preoccupazione e sgomento nella comunità locale.Gli inquirenti descrivono la situazione come delicata e complessa.

Il delitto sarebbe maturato nell’ambito del piccolo spaccio di stupefacenti e sarebbe stato perpetrato con un paio di coltellate, inflitte con quello che si sospetta essere un coltello da sub, nel tardo pomeriggio di domenica in una zona centrale della città. La crudeltà dell’atto e il coinvolgimento di minorenni hanno reso il caso particolarmente difficile da gestire. I sommozzatori dei vigili del fuoco, giunti all’alba da Ancona, hanno passato diverse ore a scandagliare il tratto di mare davanti al ristorante “Croce del Sud” a Pescara, nel tentativo di recuperare l’arma del delitto.

Nonostante gli sforzi, che hanno incluso ricerche tra la scogliera, il coltello non è stato ancora ritrovato. La squadra Mobile della Questura di Pescara continua a indagare, cercando di raccogliere ulteriori prove e testimonianze che possano chiarire le circostanze del delitto. Sul luogo del delitto, nel parco Baden Powell, sono intervenuti vari reparti delle forze dell’ordine, tra cui gli agenti della squadra Volante, la polizia scientifica e il 118.

Anche il procuratore capo Giuseppe Bellelli e il medico legale Cristian D’Ovidio sono giunti sul posto per esaminare il corpo e raccogliere elementi utili alle indagini. Il parco è stato transennato e posto sotto stretta sorveglianza per consentire agli investigatori di lavorare senza interferenze.
La notizia del delitto e del coinvolgimento di giovani appartenenti a famiglie rispettate ha scosso profondamente la comunità di Pescara. Le autorità fanno appello alla cittadinanza affinché chiunque abbia informazioni utili si faccia avanti, contribuendo così a fare giustizia per il ragazzo deceduto e i suoi familiari.

La collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini è fondamentale in casi come questo, dove il coinvolgimento di minorenni e le dinamiche complesse rendono le indagini particolarmente sfidanti. L’evento sottolinea l’importanza di affrontare i problemi legati al piccolo spaccio e alla malavita giovanile, adottando misure preventive e interventi mirati per proteggere i giovani e garantire la sicurezza della comunità. 

Continua a leggere su Fidelity News