Dramma nella serata di ieri a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, dove un bambino di soli due anni è morto annegato nella piscina di casa. Secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, la tragedia si è consumata intorno alle ore 20:00. Il piccolo si trovava in casa insieme ai suoi genitori, quando all’improvviso sarebbe riuscito ad uscire all’esterno dell’abitazione. I genitori si sono accorti subito che il bambino si fosse allontanato, per cui hanno cominciato a cercarlo.
Quando sono arrivati davanti alla piscina lo hanno visto riverso nell’acqua. Immediatamente l’infante è stato soccorso: i famigliari hanno chiamato il 118, che è giunto a sirene spiegate nella villetta dove è accaduto il fatto di cronaca. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione di Montesilvano, che hanno proceduto ad effettuare i rilievi del caso. In base alle prime indiscrezioni che giungono dall’Abruzzo, la causa del decesso del piccolo è stata proprio l’annegamento.
Città sotto shock
Al momento sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell’Arma, che mireranno a chiarire che cosa sia realmente accaduto nell’abitazione di Città Sant’Angelo ieri sera. I medici del 118 hanno tentato di rianimare il piccolo, ma ogni tentativo è risultato purtroppo vano. Sembra che si sia trattato di una tragica disgrazia che nessuno avrebbe potuto prevedere.
Sotto shock i genitori del bambino, nonché gli stessi cittadini del centro abruzzese dove si è verificato il dramma. Per motivi di privacy le generalità della vittima e dei famigliari non sono state rese note, questo anche per la delicatezza della vicenda. La notizia è stata anche riportata dall’agenzia Adnkronos.
Nelle prossime ore potranno conoscersi sicuramente ulteriori particolari su questo tragico episodio. Non è il primo caso del genere che capita purtroppo in Italia, dove ogni anno numerose persone perdono la vita in queste tragiche circostanze. Nei prossimi giorni si svolgeranno le esequie del piccolo.