Pesaro, il primario del Pronto Soccorso su Facebook: "No-Vax sappiate che mi fate schifo"

Si tratta del primario del Pronto Soccorso di Pesaro che si dice in un certo senso scocciato dall'atteggiamento dei non vaccinati contro il Covid-19, precisando però che fornirà loro tutte le cure necessarie se dovessero finire in ospedale.

Pesaro, il primario del Pronto Soccorso su Facebook: "No-Vax sappiate che mi fate schifo"

“No vax avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo – così ha scritto su Facebook Umberto Gnudi, primario del Pronto Soccorso di Pesaro, che ormai dall’inizio della pandemia, come tantissimi suoi colleghi in Italia e nel mondo, ogni giorni vede arrivare persone infettate dal Covid-19. Ora che ci sono i vaccini, che stanno salvando milioni di vite umane, molte persone sono ancora scettiche sui sieri anti Covid attualmente in circolazione. Queste persone, informate male, credono ad ogni teoria negazionista o complottista di sorta che circola in Rete o nel mondo No-Vax. 

Gnudi fa presente che ovviamente curerà i non vaccinati che si presenteranno in ospedale con i sintomi della malattia, ma questi ultimi devono sapere che il primario non gli rivolgerà la parola assolutamente. “All’ennesimo caso di no vax positivo (anziano con figli no vax, strafottente cinquantenne “tanto a me non capitaù”, trentenne palestrato “con questo fisico non ho paura di niente”) che vuol dire più lavoro e più rischio per noi sanitari stremati, ma soprattutto meno risorse e posti letto per tutti gli altri malati, vittime innocenti di cieca stupidità, ho perso la pazienza!” – questo è il pensiero del primario.

Sanitari sotto stress

Le parole di Gnudi stanno suscitando un vespaio di polemiche, anche perchè i No-Vax ritengono di dover essere curati ad ogni costo. La sanità è infatti garantita a tutti, ma i medici non sanno più come convincere i più scettici a vaccinarsi. I numeri parlano da soli: a finire in ospedale oggi sono proprio i non vaccinati

Chi è vaccinato con entrambe le dosi è molto più protetto dal rischio di contrarre una malattia seria, grave, e potenzialmente fatale. Il primario ordina poi ai suoi “amici” No-Vax su Facebook di cancellarsi dal suo profilo se hanno un briciolo di dignità. Nelle parole di Gnudi traspare tutto il dolore e la fatica di un medico che è in prima linea per la lotta al Covid, lui come tutti gli altri suoi colleghi. 

“Non è questione di libertà di pensiero, ma di rispetto per la comunità. Non ne avete, non ne meritate. Avrete le mie cure al meglio che posso” – così conclude il primario, che lancia quindi un severo monito a chi non si è ancora vaccinato, o a chi non vuole proprio vaccinarsi. E intanto la pandemia in Italia ha ripreso a correre.

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