Una donna di origine bulgara è stata trovata annegata nella piscina della sua casa a Collazzone, in provincia di Perugia. Il marito, un imprenditore di 66 anni, ha avvisato la polizia quando, al suo rientro a casa, ha trovato la moglie senza vita. Gli inquirenti hanno azzardato come prima ipotesi quella di un malore, ma non escludono possa essersi trattato di un incidente oppure che ci possano essere altre persone coinvolte nel caso. Al momento è stata disposta l’autopsia sul corpo della donna che sarà effettuata lunedì.
Dalle indagini eseguite dalla polizia la donna al momento del decessoera sola in casa Si presume che stesse facendo il bagno nella piscina visto che il bel tempo lo permetteva, ma secondo gli inquirenti sarebbe stata proprio la temperatura dell’acqua a provocarle problemi e a provocare il malore, sempre supponendo che si tratta di questo. La dinamica del caso fa pensare, però, anche ad un possibile incidente o all’intervento di qualcuno che possa aver causato la sua morte. I dubbi sulle diverse cause sono sorti perché la donna è stata trovata con addosso la biancheria intima e non il costume da bagno come sarebbe stato più logico. Ora si indaga per scoprire altri particolari che possono far luce sul caso, in attesa dei risultati dell’autopsia. Gli accertamenti degli inquirenti stanno cercando di ricostruire la scena, ma ancora non si possono pronunciare per dare altre conferme.
Come già detto, l’ipotesi più plausibile è quella della morte per congestione, ma il capitano Marcello Egidio, che conduce l’indagine, non esclude altre varianti, e anche quella dell’incidente si fa strada come una delle possibili cause della morte della donna. Anche il fatto che la donna sia stata trovata con la biancheria e non con il costume potrebbe essere del tutto normale, e visto che non c’era nessuno si è buttata in acqua così com’era. Infatti, vicino alla vasca è stato trovato il copricostume della donna. Un’altra ipotesi da considerare è quella del suicidio, un po ‘improbabile perché la profondità dell’acqua non avrebbe facilitato il gesto. Le indagini dunque vertono su tutto, anche sull’ambiente che la donna frequentava, e tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.