Perugia, scopre che i figli non sono i suoi dopo 20 anni: la moglie dovrà risarcirlo

A Perugia dopo 20 anni un uomo ha scoperto che i figli non sono suoi nonostante dopo la separazione, avvenuta nel 2000, abbia provveduto al mantenimento. Per questo motivo l'ex moglie dovrà risarcirlo con 150 mila euro.

Perugia, scopre che i figli non sono i suoi dopo 20 anni: la moglie dovrà risarcirlo

Una sentenza particolare arriva da Perugia: una donna infatti è stata condannata a risarcire l’ex marito perché i figli, che ha provveduto a mantenere, in realtà non erano i suoi. I fatti della vicenda risalgono a più di vent’anni fa. Nel 2000 infatti la coppia si era separata e nell’ambito della procedura, come spesso accade, al padre era stato assegnato il mantenimento dei figli.

Contestualmente, però, il padre ha intentato anche un altro procedimento per richiedere il test del DNA. Ed è a seguito di tale test che è stato dimostrato che i figli in realtà non erano i suoi figli biologici. A questo punto da parte dell’uomo è partito il disconoscimento formale della paternità che è stato sancito nel 2018.

Una volta accertato anche formalmente con un provvedimento di non essere il padre dei ragazzi, l’uomo  ha richiesto il risarcimento dei danni per aver provveduto a mantenere i figli non suoi, che oggi sono maggiorenni, per quasi vent’anni, e la sentenza del tribunale civile in primo grado ha disposto il risarcimento dell’uomo, di 150 mila euro, da parte dell’ex moglie.

Insomma per aver mantenuto dei figli non suoi per anni il tribunale ha deciso il risarcimento dell’uomo ed a spiegare su che basi si fonda tale sentenza ci ha pensato il legale dell’uomo che all’Ansa ha rivelato: “Tecnicamente è stato riconosciuto un danno endo-familiare legato al comportamento ritenuto illegittimo del coniuge per avere fatto credere all’altro che i figli fossero stati i suoi.” 

Si tratta, tuttavia, della sentenza di primo grado, quindi si vedrà se anche nei restanti gradi tale risarcimento verrà confermato: certo è però che per il piccolo imprenditore dell’alta Umbria si prospetta un cospicuo risarcimento che tiene conto sia delle somme versate che del danno morale che l’uomo ha subito per il comportamento illegittimo della moglie che gli ha taciuto la verità.

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