Perugia, morte biologo no-vax Trinca: si indaga per omicidio colposo

La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo circa il decesso del biologo Franco Trinca, deceduto negli scorsi all'ospedale di Città di Castello dove era ricoverato per Covid. Indagini in corso da parte dei Nas.

Perugia, morte biologo no-vax Trinca: si indaga per omicidio colposo

Continuano le indagini attorno al decesso del biologo no-vax Franco Trinca, deceduto negli scorsi giorni all’ospedale di Città di Castello, in provincia di Perugia. Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, la Procura locale ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo. Il biologo è morto lo scorso 4 febbraio a causa di complicazioni dovute ad una polmonite biltaterale causata dal coronavirus Sars-CoV-2. L’uomo era tra i fondatori del movimento “Uniti per la libera scelta”.

Si tratta di un movimento che riunisce diverse associazioni contrarie al vaccino contro il Covid. Altre indagini effettuate sul conto di Trinca hanno fatto notare come quest’ultimo risultasse destinatario di una esenzione dal vaccino anti Covid, circostanza sulla quale si sta indagando. Nel frattempo a Roma è stata effettuata l’autopsia sul corpo della vittima.

Nota della Procura

“L’accertamento si è reso necessario per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l’esenzione fossero effettive e, in caso contrario, se il decesso, eventualmente riconducibile al Covid, potesse essere riconducibile all’omessa somministrazione” – questa la nota della Procura di Perugia che sta cercando di capire come siano andati i fatti. 

I carabinieri del nucleo Nas hanno già acquisito la cartella clinica del biologo Trinca. Da questi accertamenti irripetibili si riuscirà a capire che cosa sia avvenuto e quindi le cause del decesso del biologo. I militari stanno procedendo inoltre ad effettuare accertamenti su circa 800 pazienti che risultano in possesso dell’esenzione dal vaccino

Secondo quanto apprendiamo da Perugia Today pare che il biologo fosse stato ricoverato a causa della polmonite bilaterale causata dal Covid ma le sue condizioni non sembravano essere gravi. Trinca avrebbe inoltre rifiutato di essere intubato ed era sostenitore di teorie antiscientifiche riguardo le cure contro il Covid. Lui credeva l’uso di idrossiclorochina, vitamina C e flavonoidi potesse aiutare contro il Covid e sosteneva che la stessa proteina Spike (che il virus usa per legarsi alle cellule umane) sia cancerogena

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