Perugia, intervento uretra malformata riuscito alla perfezione

Grazie all'intervento eseguito dal chirurgo Marco Prestipino e dall'urologo Alessandro Zucchi, il ragazzo avrà qualità vita "normale". I medici hanno unito per la prima volta due procedure differenti, risultate complementari e perfettamente compatibili.

Perugia, intervento uretra malformata riuscito alla perfezione

All’ospedale di Perugia è stata eseguita una nuova tecnica chirurgica per curare un adolescente affetto da una grave malformazione all’uretra. Il ragazzo è stato già dimesso e sta bene e il chirurgo della struttura di chirurgia Marco Prestipino, insieme all’urologo Alessandro Zucchi, professionisti che hanno fanno fatto l’intervento, hanno dichiarato: Ora il ragazzo potrà avere una normale qualità della vita”. Un vero miracolo per il giovane che non aveva possibilità di condurre una vita normale e che, se non fosse stato per lintervento dei due medici, non avrebbe avuto alternative.

I due professionisti hanno infatti unito per la primavolta due procedure differenti per operare il giovane, risultate complementari e perfettamente compatibili, che hanno dato il risultato sperato e hanno restituito al giovane una nuova qualità di vita. La ricostruzione chirurgica di una uretra malformata to delicato e da eseguire in diverse fasi, a volte non senza complicanze. Gli interventi eseguiti su zone piuttosto sensibili al dolore spesso non sono stati conformi alle aspettative. Anche l’intervento chirurgico fino a pochi anni fa è stato considerato rischioso da un punto di vista psicologico. 

L’imperfezione dell’uretra, la consapevolezza di avere un simile difetto è uno stato che provoca impacci nel paziente e finora i risultati ottenuti non hanno modificato l’aspetto negativo dell’intervento sulla persona. L’intervento invece eseguito dai professori Marco Prestipino e Alessandro Zucchi è un passo avanti nella perfezione e nella riuscita di un’operazione delicata e importante. La malformazione è rara e si origina nella vita embrionale con una frequenza che si verifica su otto casi ogni mille neonati maschi. Un dato accertato che comporta disagio notevole ma che da oggi viene visto come risolvibile visti i risultati ottenuti dai due medici. 

Una nuova frontiera si apre per la soluzione di un problema che a volte diventa difficle da sopportare perché e forme più gravi possono portare ad una errata attribuzione del sesso alla nascita.    

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