Perde un braccio nel tentativo di salire su un treno in ripartenza: arto riattaccato

Dopo aver tentato di salire su un treno in corsa, un passeggero ha subito l'amputazione del braccio: i sanitari del Policlinico Gemelli hanno ricucito l'arto.

Perde un braccio nel tentativo di salire su un treno in ripartenza: arto riattaccato

Nella mattinata del 1° luglio scorso si è sfiorata una tragedia nella stazionde di Fidene, a Roma. Un passeggero in ritardo ha tentato di salire su un convoglio che era in ripartenza. Purtoppo il tentativo è stato fatale per l’uomo, che è rimasto incastrato con il braccio dentro una porta, quindi trascinato per alcune centinaia di metri dal treno in corsa. 

Dopo che il macchinista si è reso conto della situazione, ha fermato il convoglio. Davanti ai primi soccorritori si è palesata una scena raccapricciante: all’imprudente viaggiatore era già stato tranciato un braccio. Una scena che è stata vista per prima dai passeggeri, che per primi hanno cercato di aiutare l’uomo, fermando la corsa del treno. 

Subito dopo lo stop del convoglio, sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno liberato il passeggero dalle lamiere. Quindi per l’uomo la corsa in ospedale per evitare il peggio. Il passeggero ha ricevuto le cure da parte dei sanitari del Policlinico Gemelli, dove è stato sottoposto ad un’accurata operazione di ricucitura del braccio amputato. 

L’operazione ha visto impegnate ben due equipe della stuttura ed è durata 9 ore. I sanitari hanno fatto sapere che l’intervento ha dato esito positivo. Per sapere però se l’uomo potrà riacquistare completamente la funzionalità dell’arto, bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Un risultato decisamente ottimale rispetto alla peggior tragedia che poteva consumarsi. 

Per l’imprudente passeggero quindi ora si prospettano mesi di ripresa e riabilitazione. La vicenda accaduta nella giornata di ieri nella stazione di Fidene ha riaperto le polemiche sulla mancanza di controlli e sicurezza che si riscontrano nelle stazioni ferroviarie e metropolitane italiane. Putroppo, la pratica messa in atto dall’imprudente passeggero protagonista della vicenda è molto frequente. 

Le piccole stazioni di periferia sono sempre più spesso prive di personale ferroviario che vigili sulle operazioni di salita e discesa dei passeggeri. E chissà quindi se anche questa vicenda poteva essere evitata a fronte di maggiori controlli. 

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