Per portare al mare la borsa frigo si deve pagare 5 € in più: i bagnanti si ribellano

È partita dalla provincia di Matera e si sta diffondendo a macchia d'olio in tante spiagge sullo Ionio. I lidi hanno iniziato ad imporre un'insindacabile surplus per concedere ai bagnanti di portare con sé il proprio cibo all'interno di una borsa frigo

Per portare al mare la borsa frigo si deve pagare 5 € in più: i bagnanti si ribellano

Le ferie sono ferie soltanto quando è possibile godere di tutti i comfort anche sulla spiaggia. Se si parla di lido al mare si associa inevitabilmente ai panini imbottiti, all’acqua ghiacciata nella borsa frigo e alla frutta fresca già pulita e tagliata nel porta vivande. D’altra parte si risparmia con una comoda borsa frigo piena di tutto l’occorrente che si necessita.

Ma da questa estate la situazione dovrà tristemente cambiare, poiché portare con sé la leggendaria borsa frigo potrebbe costare un supplemento extra per via di una nuova regola lanciata da un lido balneare a Marina di Pisticci, in provincia di Matera.

Da poche settimane, infatti, il suddetto stabilimento balneare ha ufficializzato l’introduzione di una sovratassa relativa all’ingresso della borsa termica all’interno del lido. Tutti coloro che si presentano in quella spiaggia con la borsetta termica dovranno pagare un extra pari a 5 Euro.

Stando a ciò che ha segnalato il quotidiano nazionale La Repubblica, questa nuova tassa ha fatto chiaramente infuriare tutti i bagnanti del luogo e altrettanti turisti. Questa surplus non è circoscritto solamente ad una manciata di lidi nella zona limitrofa: molti stabilimenti in Puglia, come a Marina di Pulsano e a Castellaneta Marina, stanno seguendo questa nuova norma applicando questa fastidiosissima tassa.

Il primo sospetto automatico che sorge è che questa nuova sovratassa sia una strategia mirata ad obbligare – o quasi – i bagnanti a fruire del servizio bar a pagamento dello stabilimento balneare. Ma le polemiche non sono tardate ad arrivare e si stanno diffondendo altrettanto velocemente.

La notizia sta divenendo un caso nazionale, poiché i gestori dei lidi balneari che stanno applicando la sovratassa sulla borsa termica,  parlano di sicurezza alimentare e sostengono di essere mossi solo dalla necessità di mantenere la pulizia nelle loro spiagge e limitare l’immondizia. Una giustificazione che chiaramente non regge e non soddisfa i bagnanti.

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