Un ladro di 28 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Vaprio d’Adda (Milano), dopo essersi introdotto nell’abitazione di un pensionato la scorsa notte, presumibilmente insieme ad uno o due complici. A dare l’allarme alle forze dell’ordine era stata una vicina di casa, dopo aver visto “due o tre persone” scavalcare il cancello della villetta dove si sarebbe dovuto consumare l’ipotetico furto.
Ma colui che ha premuto il grilletto, un 65enne in pensione che risponde al nome di Francesco S., aveva già avuto a che fare con dei ladri in passato. Per questo aveva acquistato una pistola, regolarmente registrata, allo scopo di difendersi da ulteriori incursioni notturne. Così quando si è consumato l’ennesimo assalto alla sua villetta, l’uomo ha preso in mano l’arma e la situazione ed ha reagito.
Svegliato dal rumore provocato dai criminali, Stefano S. si è precipitato verso di loro. E non appena ha visto la figura di un ladro muoversi nel buio all’interno di casa sua, ha fatto fuoco. A giustificare la reazione dell’uomo vi è il fatto che non fosse solo: nella stessa abitazione abitano infatti anche sua moglie (che convive con lui al terzo piano), suo figlio e sua nuora, oltre ai suoi nipotini (che occupano invece il primo piano della casa).
All’arrivo dei carabinieri la tragedia si era appena consumata: il giovane ladro era steso a terra in un bagno di sangue, mentre gli altri intrusi si erano dati alla fuga, incalzati dallo stesso pensionato che ha esploso ancora “uno o due colpi in aria”. Una volta resosi conto delle condizioni disperate del ladro, Francesco S, ha subito chiamato il 118. Ma quando sono arrivati i soccorsi non c’era già più nulla da fare.
Il 65enne risulta ancora essere sotto interrogatorio da parte dei magistrati della Procura di Monza, mentre il ladro-un rumeno di 28 anni-non è ancora stato identificato. Il figlio del padrone di casa, ancora scosso per l’accaduto, si è rifiutato di commentare la vicenda: “Mio padre sta bene, stiamo tutti bene. Per il momento non mi sento di dire altro”.