Pavia, la Procura emette un mandato di cattura internazionale per il nonno del piccolo Eitan

In queste ore il mandato sta raggiungendo Israele e Cipro. Con lui indagato anche l'autista Abutbul Alon, 50enne residente appunto a Cipro. La Procura di Pavia, che indaga sul caso, accusa il nonno di aver organizzato un piano premeditato per rapire il bimbo.

Pavia, la Procura emette un mandato di cattura internazionale per il nonno del piccolo Eitan

C’è una svolta nel rapimento del piccolo Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone. In queste ultime ore, infatti, è arrivata la notizia che la Procura di Pavia ha emesso un mandato di cattura internazionale per il nonno materno del bimbo, Shmuel Peleg, 63 anni e Abutbul Alon, autista 50enne. Come si ricorderà il nonno prelevò Eitan dalla casa della zia Aya Biran, tutrice legale del bimbo, e senza il suo permesso lo portò in Israele.

Da lì scattò una lunga inchiesta della Procura di Pavia e dell’autorità giudiziaria israeliana. Da sempre i nonni che vivono in Israele hanno sostenuto che il bambino dovesse crescere lì, in quanto così avrebbero voluto i suoi genitori, deceduti appunto durante l’incidente alla funivia del Mottarone. Gli zii che lo hanno in custodia sono invece i tutori legali, così come stabilito dalla Procura di Pavia all’indomani del dramma. Per i magistrati il nonno avrebbe ordito e realizzato un “piano strategico premeditato”.

Il ricorso del nonno

Lo stesso Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, ha presentato un ricorso presso il Tribunale di Tel Aviv contro la sentenza del giudice del Tribunale di famiglia, Iris Ilotovich Segal, che nelle scorse settimane ha stabilito di come il bambino, affidato alla zia Aya, dovesse tornare in Italia. 

Una vicenda complicata quella del piccolo Eitan. L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del nonno materno e dell’autista è stata firmata dal gip di Pavia, Pasquale Villani. Come già detto, nelle prossime ore i mandati raggiungeranno sia Israele che Cipro. A riportare la notizia del provvedimento nei confronti del Peleg e dell’autista è il Corriere della Sera.

Quando fu rapito dal nonno, Eitan venne portato a Lugano in auto: qui ad attenderlo c’era un velivolo privato che appunto lo portò in Israele, a Tel Aviv. Gli zii tutori legali, Aya Biran e Or Nirko, ne denunciarono subito la scomparsa affermando che il piccolo era stato portato via dal nonno senza la loro autorizzazione. 

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