Patty Pravo disperata per la sua Venezia: "La città è in ginocchio"

Dopo gli ingenti danni e l'acqua alta che sta diffondendosi sulla città lagunare, Patty Pravo, nativa di quella zona, manifesta tutta la sua rabbia per quanto sta accadendo e spera che si ponga fine ai lavori del Mose, un importante patrimonio.

Patty Pravo disperata per la sua Venezia: "La città è in ginocchio"

La situazione emergenza dell’acqua alta a Venezia che continua a preoccupare ed è una notizia allarmante delle ultime ore, per via delle piogge che si sono abbattute sulla città lagunare, allarma anche i personaggi dello spettacolo, come la cantante Patty Pravo che si dispiace nel vedere la sua città ridotta in questo modo e in ginocchio, come riferisce lei stessa.

Patty Pravo, nota cantante molto estrosa e particolare, ha rilasciato una intervista all’AdnKronos in cui parla della sua città natìa, scagliandosi anche contro coloro che non hanno fatto nulla per evitare tutto questo disastro. Si dice sconvolta per i danni che sono stati provocati alla sua terra e usa queste parole per esprimere il suo profondo rammarico: “Sono sconvolta. La città è in ginocchio. Ed è una vergogna questo Mose infinito. Hanno cominciato a progettarlo negli anni ’80, i lavori sono iniziati nel 2003 e non è ancora finito. Nonostante sia già costato mi pare ben 7 miliardi. Cosa stanno aspettando? Che Venezia crolli? Che la nostra storia e la nostra cultura vadano in malora?”.

Insomma, Patty Pravo non ci sta anche perché sa bene quanto i danni possano essere palesi e cosa l’acqua alta può provocare in una città come Venezia. La stessa cantante ricorda di questa situazione già accaduta nel 1966 quando i danni alla laguna furono davvero ingenti e preoccupanti per tutti. Ricorda che nel 1966 era tutto bloccato, non si poteva uscire ed era una situazione assurda e terribile.

La stessa Pravo racconta di essere rimasta sconvolta dalle fotografie e immagini che i telegiornali mandano in onda a ripetizione di quello che sta facendo l’acqua alta a Venezia con ingenti danni alle case, alle banchine, le calli, ma anche i vaporetti, compreso i luoghi d’arte. La stessa libreria Acqua alta è in completo disuso con centinaia di libri che sono andati persi. Afferma che Venezia è un patrimonio e non merita questa considerazione.

Inoltre, la cantante si lancia contro i lavori del Mose, cominciati nel 2003 e che continuano tuttora. Una opera, una struttura che non è mai finita e la Pravo spinge perché si faccia impressione e i lavori vadano a termine. Un importante patrimonio culturale e artistico che gli italiani non sono stati in grado di valorizzare come meritava.

Continua a leggere su Fidelity News