Patente e libretto di circolazione dell’auto devono avere lo stesso intestatario. Pena multe a partire da 700 euro

Patente e libretto di circolazione dovranno essere intestate alla stessa persona dal 3 novembre. In caso contrario multe da 705 euro. Per mettersi in regola occorre recarsi presso il Dipartimento dei Trasporti e segnare il proprio nome nella carta di circolazione del mezzo

Patente e libretto di circolazione dell’auto devono avere lo stesso intestatario. Pena multe a partire da 700 euro

A partire dal 3 novembre 2014 patente e la carta di circolazione di un mezzo dovranno coincidere. Pena multe salatissime a partire da 700 euro.

È questa la novità con cui gli automobilisti dovranno fare i conti dal 3 novembre. Da allora, infatti, il nome presente sulla carta di circolazione del mezzo deve coincidere con quello della patente di chi guida. Altrimenti sono in arrivo multe salatissime che partono da 705 euro nonché il ritiro della carta di circolazione.

Chiunque, quindi, si trovasse a dover guidare un’auto non propria dovrà mettersi in regola, secondo le nuove disposizioni, recandosi presso gli sportelli del Dipartimento dei trasporti per registrare il proprio nome sulla carta di circolazione.

Chi è esonerato

Sono esonerati da tutto questo coloro che usano già un mezzo che non è di loro proprietà oppure che possiedono un’intestazione non aggiornata che risale a prima dell’entrata in vigore delle nuove norme in merito. Ricordiamo, infatti, che la circolare del Ministero dell’Interno risale al 10 luglio scorso ma che entrerà in vigore soltanto dal 3 novembre.

Il direttore generale della Motorizzazione, Maurizio Vitelli, ha voluto precisare bene chi è esonerato da questo obbligo, ovvero i guidatori che hanno un rapporto di parentela con l’intestatario del libretto dell’auto. “E’ importante precisare che la norma esclude tutta le situazioni in cui la natura dei rapporti intercorrenti tra proprietario del veicolo e soggetto che ne dispone abbiano rapporti di parentela. Quindi  non riguarda, per esempio, il figlio che guida la macchina del padre o situazioni simili”.

Tutto questo vale anche per le vetture di servizio.

Per chi è obbligatorio

Le categorie che verranno maggiormente colpite da questo tipo di norma sono i professionisti che usano delle auto aziendali e che da oggi dovranno quindi mettersi in regola prima dell’entrata in vigore della nuova norma.

Saranno obbligati ad inserire il nominativo del conducente nel libretto dell’auto, qualora ovviamente l’utilizzo della vettura prosegua per oltre 30 giorni consecutivi sono:

  • le società di autonoleggio
  • i veicoli in comodato
  • i veicoli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti
  • i veicoli messi a disposizione dalla pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria

L’obbligo si estende non soltanto agli autoveicoli, ma anche ai rimorchi ed ai motoveicoli e si riferisce sia alle persone fisiche che giuridiche.

A cosa serve

L’obiettivo di questa nuova riforma è quello di limitare al massimo le truffe e di individuare con maggiore facilità i responsabili di infrazioni di vario tipo e di incidenti.

Considerate tutte le eccezioni, quindi, il numero di persone interessate da questa novità non sono tante come si era pensato in un primo momento ma riguarderà soprattutto i professionisti.

Sanzioni

Le multe in caso di inottemperanza delle nuove norme sono a dir poco salate dal momento che si parte da 705 euro come soglia minima. Per evitare sanzioni, quindi, tutti coloro che sono interessati da questa nuova normativa avranno tempo fino al 3 novembre per mettersi in regola.

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