Parroco nasconde la Madonna: cittadini e sindaco in rivolta

A Taranto si sta consumando una vicenda davvero curiosa: il sindaco e la giunta comunale di Roccaforzata hanno accusato il parroco di aver "nascosto" la Madonna agli occhi dei fedeli.

Parroco nasconde la Madonna: cittadini e sindaco in rivolta

Ridateci la Madonna: è questo il grido del sindaco di Roccaforzata (Taranto), rivolto dapprima al prete del paese, quindi addirittura all’arcivescovo del capoluogo pugliese. La questione in essere è la seguente: don Ettore Tagliente, parroco della chiesa della Santissima Trinità, ebbe qualche tempo fa la controversa idea di spostare la raffigurazione statuaria della Vergine, collocandola in un angolo ai margini della chiesa.

Fu una decisione altamente impopolare che fece imbestialire molti fedeli, tra i quali la stessa Maria Giovanna Iacca, sindaco di Roccaforzata: la decisione di rimuovere dal proscenio del luogo di culto la rappresentazione della sua omonima santificata, ebbe come diretta conseguenza l’invio di una lettera aperta a monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto.

La missiva, firmata a nome di tutto il consiglio comunale, caldeggiava un intervento diretto dell’insigne ecclesiastico, affinché ques’ultimo intimasse al prete impenitente di restituire alla Madonna il posto d’onore che le spettava di diritto.

Ma chiunque si fosse costruito la suggestione che il monsignore potesse in qualche modo spalleggiare l’iniziativa, sarà sicuramente rimasto deluso dalla replica proveniente dall’arcidiocesi di Taranto: “La Madonna resta dov’è”.

Le motivazioni addotte sarebbero di natura logistica anzitutto: “E’ inopportuno per quest’anno un ulteriore spostamento della statua alla vigilia dei solenni festeggiamenti“, ha infatti spiegato il monsignore. Seppure la posizione della Madonna, spiega Filippo Santoro, dovrebbe essere: “Ben visibile, nel rispetto delle norme liturgiche, perché sia centrale la celebrazione del sacrificio eucaristico“.

Ma questa considerazione non è bastata a cagionare un suo intervento: l’arcivescovo ha invece pensato d’emulare un personaggio che, nella dottrina cristiana, non viene descritto esattamente come un esempio di grande virtù. Ed a mani linde e pulite, ha rigettato senza troppe cerimonie l’istanza presentata dal sindaco, limitandosi a sottolineare che don Tagliente sia ben conosciuto per la sua “devozione mariana“.

Una venerazione finora solamente supposta, che però non ha risparmiato alla tanto vituperata Madonna una marginalità quasi dimenticata, per rievocare la quale bisognerebbe forse riesumare epoche che la Cristianità stessa oggi non ricorda con troppo orgoglio.

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