Un’infermiera di Parma in malattia in realtà lavorava presso un’altra struttura. È questa la truffa di cui si è resa protagonista una dipendente dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Secondo le indagini, infatti, la donna si metteva in malattia per lavorare poi in una struttura privata, di cui però ancora non si conosce il nome.
Una truffa che nel tempo avrebbe fruttato, secondo le stime, ben 100euro all’infermiera. Una cifra conquistata ai danni dell’Inps, truffata in questi anni dai giorni di malattia concessi alla donna. Adesso l’infermiera è stata licenziata e denunciata.
Le indagini sulla donna iniziano con l’analisi di alcuni riscontri documentali e l’incrocio di alcuni dati. Se i due lavori che la donna ricopriva non fossero abbastanza, pare che questa avesse anche ricoperto l’incarico di rappresentate legale di una srl e che avesse svolto delle prestazioni infermieristiche anche per altre ditte senza la regolare autorizzazione.
Al lavoro in queste ore anche i finanzieri, che sottoporranno a tassazione i compensi che la donna ha ricevuto indebitamente durante lo svolgimento del lavoro presso strutture diverse da quelle presso la quale risultava dipendente.
Una vicenda incresciosa, che ancora una volta apre una serie di interrogativi importanti. Una truffa in piena regola, che ha fruttato alla donna compensi extra ma che hanno gravato sulle casse dell’Inps e messo in difficoltà la stessa struttura presso al quale la donna avrebbe dovuto regolarmente lavorare.
Le indagini proseguono per accertare con esattezza tutte le attività svolte dall’infermiera, che sembrano essere diverse, così da poter risalire con precisione all’ammontare dei compensi ricevuti e procedere secondo i termini di legge.
Presto, quindi potrebbero arrivare nuovi dettagli e nuove indiscrezioni in merito a questa incredibile vicenda, che arriva a poche ore dalla scoperta altrettanto incredibile di un ginecologo che per anni ha svolto la sua professione senza aver mai conseguito la laurea nè l’abilitazione.