All’indomani del funerale di Luana D’Orazio, giovane madre morta sul lavoro in un incidente presso l’Orditoio Luana di Oste di Montemurlo lunedì scorso, la mamma della vittima chiede di sapere la verità sulla morte della figlia. “Spero che venga fuori la verità“, ha chiesto Emma Marrazzo parlando dell’inchiesta in corso per chiarire la dinamica dell’incidente che ha portato alla scomparsa dell’operaia 22enne.
Mercoledì mattina ha avuto inizio la perizia tecnica sull’orditoio che ha risucchiato la ragazza, uccidendola sul colpo per lo schiacciamento del torace secondo i risultati dell’autopsia di sabato mattina. Oggetto principale della perizia sarà la saracinesca di protezione, che in questo tipo di macchinario dovrebbe proteggere gli addetti impedendo al macchinario di funzionare in caso di pericolo.
Gli accertamenti verificheranno se questa griglia di protezione fosse presente oppure se fosse stata rimossa e stabiliranno eventuali responsabilità per quanto accaduto lo scorso lunedì. “Voglio la verità, ci saranno i tecnici e i miei legali a seguire tutte le fasi della perizia. Io mi aspetto soltanto che emerga la verità“, chiede Emma.
La Marrazzo chiede giustizia non solo per Luana, ma per tutte le persone morte sul lavoro. “Non si può continuare a morire in questo modo. Chiedo che la sicurezza nei posti di lavoro diventi una priorità, affinché tragedie come quella che mi ha portato via Luana non si ripetano mai più“. Un tema questo oggetto anche dell’omelia del Vescovo di Pistoia durante i funerali della ragazza, la cui morte ha fatto scaturire polemiche a livello nazionale.
Emma nel frattempo ha fatto richiesta per l’affido del nipotino, un bambino di soli 5 anni, commentando:”Ho perso mia figlia, ma mio nipote resta qui, questa è casa sua“. Il bambino viveva infatti insieme a Luana e ai nonni materni nella loro casa di Agliana, in provincia di Pistoia, e nonostante il padre naturale lo avesse riconosciuto, non si era mai occupato di lui. La raccolta fondi a lui destinata ha nel frattempo superato i 120mila euro, mentre la Regione Toscana ha approvato oggi l’erogazione dei benefici previsti dal Fondo di solidarietà per la famiglia della giovane.