Ieri pomeriggio, nella Cappella della Chiesa di Santa Marta, Papa Francesco ha incontrato un gruppo di bambini gravemente malati, accompagnati da genitori e volontari dell’Unitalsi. Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha raccontato che i bambini erano presenti all’incontro era una ventina, quasi tutti tra i 7 e i 14 anni; tra loro, però, anche alcuni bambini piccolissimi di 2 o 3 anni di vita, anche loro affetti da gravi malattie. Sono tutti bambini che partecipano a pellegrinaggi a Lourdes e a Loreto, e in particolare al “Treno della gioia” che porta in pellegrinaggio a Loreto un gruppo di bimbi ammalati insieme ai loro cari.
Proprio in occasione di questo incontro, Papa Francesco ha ha espresso la sua ammirazione nei confronti dei genitori che hanno il coraggio di rifiutare l’aborto, “falsa soluzione del problema della sofferenza“, e ha definito i genitori di questi bambini degli eroi che portano con coraggio la sofferenza dei bimbi e la preoccupazione per la loro sorte nel caso in cui dovessero sopravvivergli, rimanendo soli. Proprio parlando della sofferenza, e in particolare di quella dei bambini, il Papa ha detto “Non ci sono spiegazioni: è un mistero… penso alla Madonna quando le hanno dato il corpo morto del suo figlio, ferito, insanguinato… La Madonna lo ha accarezzato. Anche la Madonna non capiva”.
Alla fine dell’incontro – durante il quale alcuni bambini e alcuni genitori sono intervenuti raccontando la loro storia e le loro esperienze – Papa Francesco ha promesso a bimbi e genitori che avrebbe continuato a pregare per tutti loro, e ha invitato tutti i presenti a non aver mai paura di interrogare il Signore, anche sfidandolo, chiedendogli “Perché?” e “Sentire il suo sguardo su di noi, lo sguardo di tenerezza del Padre che dice: anche il mio figlio ha sofferto…”.