Papa Francesco: "ti voglio bene, ti prendo per mano"

Lazzaro, nel sepolcro da quattro giorni, torna a vivere. Papa Francesco commentando il Vangelo odierno ci invita a non lasciarci spaventare dalla sfiducia ma ad avere fede in Gesù.

Papa Francesco: "ti voglio bene, ti prendo per mano"

Nella quinta domenica di Quaresima, in tutte le chiese, si legge il Vangelo che racconta la risurrezione di Lazzaro, amico di Gesù, ultimo miracolo da Egli compiuto, narrato prima della Pasqua. Lazzaro, racconta l’evangelista Giovanni, è morto da quattro giorni quando Gesù arriva a casa sua, non c’è più speranza per lui. Comincia così la riflessione di Papa Francesco.

Il Papa continua la narrazione riferendo che la presenza del maestro e amico è sufficiente per le due sorelle di Lazzaro, Marta e Maria a riaccendere una piccola luce: la speranza sostenuta poi dalla fede che Gesù invita ad avere. Su richiesta di Gesù il sepolcro viene aperto, quindi Egli “prega il Padre e grida a Lazzaro: «Vieni fuori!». Lazzaro “torna a vivere ed esce. Questo è il miracolo, così, semplice“.

Gesù dà la vita anche quando sembra non esserci più speranza, il messaggio del brano è chiaro, ha detto Papa Francesco. A tutti può accadere di sentire affievolire la speranza nel cuore o di conoscere persone che per esperienze negative l’hanno persa: “Non c’è più niente da fare!”, dicono. A volte viviamo “momenti in cui la vita sembra un sepolcro chiuso“. Il miracolo riferito oggi da Giovanni ci dice che non siamo mai soli e che nei momenti più difficili Egli ci è “vicino per ridarci vita“. Non siamo soli, Gesù si commuove e piange, come con le sorelle di Lazzaro anche con ciascuno di noi quando ci troviamo in situazioni di dolore.

Le lacrime, seppur di Gesù, non sono l’ultima parola Egli infatti “ci invita a non smettere di credere e di sperare, a non lasciarci schiacciare dai sentimenti negativi, che ti tolgono il pianto”, ha ribadito Papa Bergoglio. Gesù ci invita a togliere, senza vergogna, la pietra del dolore, degli errori, dei fallimenti, a non nasconderli dentro di noi, “in una stanza buia e solitaria, chiusa”.

Il desiderio di Gesù è che ciascuno di noi torni a vivere senza pesi dentro e ripete a ciascuno di noi: ti voglio bene, “vieni fuori! Rialzati, riprendi il cammino, ritrova fiducia!“. Egli ci prende per mano “come quando da piccolo imparavi a fare i primi passi“, ha ricordato il Papa.

Continua a leggere su Fidelity News