Papa Francesco sta con gli immigrati: "Sogno un’Europa dove migrare non sia un delitto"

Papa Francesco è tornato a parlare degli immigrati, e della delicata situazione dei migranti che stanno affollando le coste europee: "Sogno un'Europa dove si possa migrare liberamente".

Papa Francesco sta con gli immigrati: "Sogno un’Europa dove migrare non sia un delitto"

Papa Francesco è tornato sulla questione degli immigrati, e l’ha fatto dalla Sala Regia del Palazzo Apostolico Vaticano, in occasione della consegna del Premio Carlo Magno 2016.

Il Pontefice, dinanzi ad una platea che contava personalità del calibro di Matteo Renzi ed Angela Merkel, ha spiegato che il suo sogno è quello di un nuovo “umanesimo europeo“.

Jurgen Linden, presidente del Comitato direttivo deputato all’assegnazione del riconoscimento, ha consegnato dunque a Papa Francesco il Premio Internazionale Carlo Magno  di Aquisgrana – Per l’Unità dell’Europa, motivando così la decisione: “In tributo al suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori”.

E proprio d’Europa ha parlato Bergoglio, affermando che il nostro continente: “Nel secolo scorso ha dato prova che ricominciare è possibile. Le ceneri delle macerie non poterono estinguere la speranza e la ricerca dell’altro“. Il riferimento è ovviamente alla Seconda Guerra Mondiale, ed al suo atroce lascito.

Papa Francesco ha dunque proposto il seguente quesito: “Cosa ti è successo Europa?“, poiché a detta del Pontefice l’Unione Europea sta perdendo quei valori che, all’inizio del suo percorso, promettevano risultati molto diversi da quelli che stiamo attualmente raccogliendo.

Per questo, ha sottolineato Papa Bergoglio: “Bisogna aggiornare l’idea di Europa, capace di dare alla luce un nuovo umanesimo con tre capacità: integrare, dialogare e generare“, mentre l’attuale scenario è stato criticato e bollato come “vecchio” e “sterile“.

Dopo avere fatto un appello al ritorno alla solidarietà che si era vista al termine del secondo conflitto mondiale, quando i superstiti dei vari popoli si aiutavano l’un l’altro a ricominciare, il Papa ha concluso il proprio intervento rifacendosi al modello “I have a dream” coniato e reso celebre da Martin Luther King.

Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa in cui essere migrante non sia delitto, bensì un invito ad un maggiore impegno con la dignità di tutto l’essere umano“.

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