Papa Francesco spiega “la mistica del rimanere” in Dio

Nella Messa a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha pregato per gli studenti e gli insegnanti impegnati nella didattica a distanza. Nell'omelia ha ricordato che la "mistica del rimanere" è una chiamata rivolta a tutti.

Papa Francesco spiega “la mistica del rimanere” in Dio

Mentre le telecamere inquadrano particolari della Cappella di Casa Santa Marta, un coro di voci acclama a Maria nel giorno della prima apparizione ai tre pastorelli di Fatima, avvenuta il 13 maggio 1917. Inizia così la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco.

Il Papa introduce la santa messa ricordando e pregando per gli studenti e gli insegnanti che in questo momento stanno cercando di imparare e di insegnare con nuove modalità: a tutti loro, ha pregato Francesco, il Signore doni il coraggio e una buona riuscita.

Rimanere in lui” torna l’invito del Signore a stare con lui, ha detto il Papa introducendo la riflessione sul Vangelo del giorno tratto dal testo di Giovanni. Questo rimanere, ha commentato il Papa, non è un dormire, ma uno stare attivo e reciproco. “Rimanete in me e io in voi”, anche il Signore Gesù vuole restare con noi. In un altro passo del Vangelo, Gesù ai suoi discepoli ha detto “Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”, e parlava di sé e del Padre.

Nel Vangelo odierno Gesù porta l’esempio della vite e dei tralci. I tralci hanno bisogno della linfa che viene dalla vite e a sua volta la vite ha bisogno dei tralci per dare frutto. Restare uniti è un bisogno reciproco. Tra noi e il Signore Gesù, e in Lui il Padre e lo Spirito Santo, c’è un’intimità feconda. Gesù ha un bisogno di noi, della nostra testimonianza di fede in Lui, perché, ha detto Francesco, la fede e il Vangelo crescono per testimonianza. Noi troviamo linfa in Gesù, forza, giustificazione, fecondità, e Gesù in noi trova dei testimoni che fanno crescere la fede in Lui.

Ma com’è il rapporto tra ciascuno di noi e il Signore? È un rapporto mistico, d’intimità che non ha bisogno di parole? Gesù invita alla “mistica del rimanere, ha sottolineato il Papa, e tutti possiamo entrare in un rapporto di confidenza tutto personale con Dio Padre, Figlio e Spirito: possiamo dirgli “Signore, so che tu mi conosci, sai tutto di me, dammi la forza di fare ciò che tu vuoi“. 

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