Papa Francesco spiega cos’è la ‘lectio divina’

All'Udienza Generale di oggi, 27 gennaio 2021, Papa Francesco ha spiegato cos'è la 'lectio divina', ossia un percorso di lettura, riflessione e preghiera con la Parola di Dio che conduce alla contemplazione.

Papa Francesco spiega cos’è la ‘lectio divina’

Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, oggi 27 gennaio 2021, Papa Francesco continua la Catechesi sulla Preghiera, il tema di oggi è “La preghiera con le Sacre Scritture“. Pregare con la Bibbia significa ascoltare la Parola di Dio e lasciare che germogli nel proprio cuore entrando in dialogo con Dio.

Dio passa e getta il suo seme in noi attraverso la sua Parola, sta a noi accoglierla mediante l’ascolto ha detto Papa Francesco, poi ha ricordato che Sant’Agostino diceva: “Ho timore del Signore quando passa”, aveva paura di non accorgersi che era il Signore e di non ascoltarlo.

Papa Bergoglio poi ha fatto un passo avanti nella spiegazione dicendo che noi siamo “i ‘tabernacoli’ dove le parole di Dio vogliono essere ospitate e custodite, per poter visitare il mondo“. Quanto avviene nella preghiera è “come una nuova incarnazione del Verbo” ha affermato il Papa.

La ‘lectio divina’

Con parole comprensibili a tutti Papa Francesco ha spiegato cos’è, in sostanza, la ‘lectio divina’, l’ha inserita in una delle tradizionali esperienze cristiane di riflessione e preghiera con la Sacra Scrittura. La “lectio divina”, nata in ambiente monastico, è conosciuta e praticata in diverse comunità parrocchiali.

Nella ‘lectio divina’ il brano biblico viene letto con attenzione, anzi Francesco preferisce sottolineare “con ‘obbedienza’ al testo“, in modo da riuscire a “comprendere ciò che significa in sé stesso“. Quindi, meditando e pregando con le parole lette, si apre un “dialogo con la Scrittura“, ha spiegato Papa Francesco.

Quindi rimanendo aderenti al testo ci si interroga: “che cosa “dice a me”. È questo un passaggio su cui stare attenti, mette in guardia il Papa, per non scivolare su proprie interpretazioni, è necessario restare inserirti “nel solco vivente della Tradizione, che unisce ciascuno di noi alla Sacra Scrittura”.

Si arriva così all’ultima tappa: la contemplazione, nella quale ogni parola e pensiero lascia il posto all’amore. “Il testo biblico rimane (…) come un’icona da contemplare” ha spiegato il Papa. 

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