Stamattina c’è stato il tanto atteso incontro tra Papa Francesco e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, durante il quale il Pontefice ha regalato al leader palestinese la medaglia dell’angelo della pace, affermando: “pensavo a te perché sei un angelo della pace”, rivolgendosi ad Abu Mazen. Un incontro molto cordiale, a quanto dicono i presenti, quello tra l’autorità massima ecclesiastica e il leader dell’Olp, che è stato accompagnato al Vaticano da una delegazione composta da una decina di persone.
L’incontro tra Bergoglio e Abu Mazen è stato un colloquio privato, avvenuto nella Biblioteca Vaticana, che è durato circa una ventina di minuti. All’incontro tra i due, ci sono stati baci e abbracci, con Abu Mazen che avrebbe sussurrato al Papa, in arabo: “Come stai? Ti vedo più giovane“.
Come traduttore ufficioso, era presente l’egiziano monsignor Gaid. Come di consueto in visite ufficiali, è avvenuto il solito scambio di doni. Il leader palestinese Abu Mazen, accompagnato nella visita anche dal sindaco di Betlemme, ha regalato a Papa Francesco una cassetta di madreperla, all’interno della quale sono presenti le reliquie delle due sante palestinesi che verranno canonizzate domani, e con al centro un rosario di legno che è stato benedetto dal Pontefice in persona. Ed è proprio la canonizzazione, in effetti, il motivo ufficiale della visita di Abu Mazen, anche se, a ben vedere, si è trattata di una visita di cortesia.
Papa Francesco, a sua volta, ha regalato al leader dell’Autorità nazionale palestinese la medaglia dell’angelo della pace che, secondo tradizione, distruggerebbe lo spirito cattivo della guerra. Oltre alla medaglia, Papa Francesco ha donato ad Abu Mazen anche una copia in inglese dell’Evangelii Gaudium (‘La gioia del Vangelo’), ovvero la prima esortazione cattolica di Bergoglio, promulgata il 24 novembre 2013 in occasione della ricorrenza della solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo.