Papa Francesco: nel "Martin Luther King Day" l’invito a realizzare armonia e uguaglianza

"Lavorare insieme per creare una comunità basata sulla giustizia e sull'amore fraterno” è possibile, lo ha scritto Papa Francesco a Bernice King figlia di Martin Luther.

Papa Francesco: nel "Martin Luther King Day" l’invito a realizzare armonia e uguaglianza

Oggi, 18 gennaio, è festa nazionale negli Stati Uniti, è il “Martin Luther King Day“, un giorno importante per ricordare la vita e l’impegno per ottenere i diritti civili degli afroamericani di Martin Luther King jr. Papa Francesco si è fatto vicino a quanti avrebbero partecipato alla commemorazione attraverso un messaggio inviato alla figlia Bernice Albertine King.

Facendo una lettura delle attuali situazioni di ingiustizia sociale, di divisioni e conflitti che frenano la realizzazione del bene comune, Papa Francesco nel testo del messaggio ha sottolineato che il “sogno di armonia e uguaglianza tra tutte le persone” di Martin Luther King, è ancora attuale. Egli lo portava avanti attraverso “la non violenza e gli strumenti di pace“, oggi, per noi, rimane una sfida aperta. “Ciascuno di noi – ha scritto il Pontefice già in Fratelli tuttiè chiamato ad essere un artigiano della pace, unendo e non dividendo, estinguendo l’odio e non conservandolo, aprendo le vie del dialogo“.

Solo perseguendo questa strada, ha scritto Francesco, sarà possibile riconoscerci come prossimi e non come “estranei“, figli dell’Onnipotente, portatori della comune dignità. Soltanto l’impegno costante, quotidiano potrà concretizzare questa visione di “comunità basata sulla giustizia e sull’amore fraterno”.

Intervistata a giugno dall’Osservatore Romano e da Vatican News, Bernice Albertine King aveva sottolineato una certa affinità tra il padre e il Pontefice sul tema della non violenza. Più volte infatti Papa Francesco ha esortato “a non scegliere la strada della violenza perché porta all’auto-distruzione” si legge in vaticannews.va.

Bernice King, attivista e presidente del King Center di Atlanta, inaugurato nel 1982 in memoria del padre, durante l’intervista aveva ribadito che se il traguardo che si vuol raggiungere è la pace, i mezzi utilizzati per ottenerla devono essere coerenti. Non sarà mai possibile “ottenere la pace con metodi violenti“, lo diceva convinta di interpretare perfettamente il pensiero del padre.

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