Papa Francesco: "Le messe non si pagano"

Ai fedeli riuniti in Aula Paolo VI per ascoltare la catechesi del Papa sulla Messa, il Pontefice ha spiegato la celebrazione eucaristica ricordandone a tutti la gratuità di Dio e affermando: "La messa non si paga".

Papa Francesco: "Le messe non si pagano"

Papa Francesco, durante l’Udienza Generale ha continuato la catechesi sulla Santa Messa, puntando l’attenzione sulla Preghiera eucaristica che inizia subito dopo la presentazione delle offerte e ripete quanto fece Gesù stesso con gli Apostoli durante l’Ultima Cena.

Nelle parole della Preghiera eucaristica, ha detto il Papa, si trova il motivo per cui la Chiesa celebra, ossia l’essere in comunione con Gesù Cristo presente realmente nel pane e nel vino consacrati. Tradotta nelle varie lingue affinchè tutti possano capire, ci sono vari testi di “Preghiera eucaristica” che sempre inizia con il Prefazio, espressione di grazie al Padre per Gesù, suo Figlio nostro Salvatore e per i tanti doni ricevuti. L’acclamazione del “Santo“, conclude la prima parte della Preghiera eucaristica.

Segue l’invocazione dello Spirito perché con la sua potenza consacri il pane e il vino. Riferendosi a quanto dice il Catechismo della Chiesa Cattolica (cfr CCC, 1375), Papa Francesco ricorda che “L’azione dello Spirito Santo e l’efficacia delle stesse parole di Cristo proferite dal sacerdote, rendono realmente presente, sotto le specie del pane e del vino, il suo Corpo e il suo Sangue, il suo sacrificio offerto sulla croce una volta per tutte. Di fronte al Pane e al Vino consacrati, ha esortato il Papa, non dobbiamo seguire pensieri strani: “Ma, come mai una cosa che …”, aggiungendo: “È il corpo di Gesù; è finita lì! La fede: ci viene in aiuto la fede; con un atto di fede crediamo che è il corpo e il sangue di Gesù”. Anche per questo subito dopo proclamiamo il “Mistero della fede“. In attesa della venuta di Cristo, la Chiesa ci unisce a Lui, diventando un solo corpo e un solo spirito nel Pane e nel Vino consacrati.

La Preghiera eucaristica segue pregando Dio perchè raccolga a sé tutti i suoi figli nella perfezione dell’amore, a partire dal Papa e dal Vescovo, citati per nome per dire che la celebrazione è in comunione con la Chiesa universale e particolare. In questa preghiera di supplica tutti i membri della Chiesa vengono presentati a Dio, vivi e defunti, in attesa di essere riuniti in cielo con Maria. In questa preghiera, “ogni cosa è ricondotta a Dio (...) Nessuno è dimenticato“. E’ questo il momento, ha detto Papa Francesco, per ricordare parenti, amici che si trovano nella difficoltà o che sono defunti. Si possono ricordare interiormente o farli nominare dal sacerdote. Nessuno deve chiedere: “Padre, quanto devo pagare perché il mio nome venga detto lì?”, la risposta del Papa è “Niente”. riaffermando: “Capito questo? Niente! La Messa non si paga”. Il sacrificio di Cristo, espresso nella Messa, è gratuito, perchè la redenzione è un dono di Dio gratuito. Le offerte si possono fare, ma non per pagare la Messa.

Comprendere il significato della Preghiera eucaristica aiuta a viverla meglio. In particolare insegna tre atteggiamenti: rendere grazie sempre, in ogni occasione; fare della nostra stessa vita un dono d’amore libero e gratuito; costruire comunione nella Chiesa e con tutti. In questo modo la nostra stessa vita diverrà “eucaristia”, ossia un’azione di grazie.

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