“Per favore, mamme, papà, nonni insegnate ai bambini a fare bene il segno della Croce e spiegategli che è avere come protezione la croce di Gesù“. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco facendo notare che i bambini non sanno più fare bene il segno della Croce perché non ne conoscono il significato.
Nella catechesi di oggi, concentrata ancora sul significato della Messa, Papa Francesco è entrato nel vivo della celebrazione eucaristica e l’ha definita una “sinfonia” di “voci” e di “silenzi” accordati dall’unico “Spirito e per un medesimo fine“. La preghiera, ha detto il Papa, si muove nello spazio della Santissima Trinità, ossia nella comunione infinita; sua origine e suo scopo è l’amore stesso di Dio Uno e Trino, che a noi si è manifestato e donato nella Croce di Cristo.
Le due parti principali della messa, ha spiegato Papa Bergoglio, “sono la liturgia della Parola e la liturgia eucaristica“, tra loro sono strettamente congiunte, il tentativo di spiegarle separatamente è utile solo per comprendere meglio come si svolge la celebrazione e quanto sia capace di rendere partecipe la nostra umanità. I riti introduttivi sono composti dal saluto del celebrante, ‘Il Signore sia con voi’, l’atto penitenziale, attraverso il quale tutti chiediamo perdono dei peccati, il Gloria e l’orazione colletta. A braccio, il Papa ha spiegato che “colletta” non tratta di offerte ma di intenzioni: “Si fa una colletta, è la colletta dell’intenzione di tutti i popoli, e quella colletta di tutti i popoli sale al cielo, è una preghiera“. Ad ascoltarlo in aula Paolo VI c’erano più di 5 mila fedeli.
Papa Francesco ha esortato tutti ad arrivare per tempo a Messa, in modo da prepararsi ai riti introduttivi e preparare il cuore all’incontro con Gesù: “questo è la Messa: l’incontro con Cristo che è il centro della comunità. A Cristo si deve guardare, non siete lì per guardarvi la faccia tra di voi“. L’abitudine di arrivare dopo il sermone, non è buona, non si può pensare di assolvere il precetto “santificare le feste” senza aver ascoltato la Parola di Dio.
Nell’ultima udienza prima di Natale il Papa ha invitato a riconoscere Gesù, come hanno fatto i pastori di Betlemme di tanti anni fa, “così anche voi sappiatelo riconoscere quando viene nel mistero dell’Eucaristia”. Ed ha aggiunto: “La Notte del Natale illumini con la gioia e con la pace la vita di ciascuno di voi, delle vostre famiglie, delle persone a voi care e, in modo particolare, delle persone sole, dei sofferenti e dei senza tetto“.