Nella giornata di ieri, 20 agosto 2017, Papa Francesco ha scelto di rendere noto il testo del suo Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà nella Chiesa Cattolica il 14 gennaio 2018.
Il testo è ricco di proposte e di azioni concrete, e Papa Francesco le offre alla comunità cristiana e internazionale perché ne approfondiscano i contenuti. Lo stesso Pontefice ricorda: “nei primi anni di pontificato ho ripetutamente espresso speciale preoccupazione per la triste situazione di tanti migranti e rifugiati“. Tanta era la preoccupazione che ha voluto tenere controllata la sezione dedicata ai migranti creando un Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano e integrale.
Papa Francesco, nel suo messaggio, suggerisce quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Per ogni verbo, nel Messaggio, dà alcune indicazioni pratiche per realizzare l’azione proposta.
Il verbo accogliere significa “innanzitutto offrire a migranti e rifugiati ingresso sicuro e legale nei Paesi di destinazione” affinché sfuggano al traffico di esseri umani. Il Papa si proclama favorevole a visti umanitari, ai ricongiungimenti familiari, come anche alla creazione di corridoi umanitari e alla formazione del personale di frontiera perché operi nel rispetto della dignità umana. Papa Francesco si ribella ad ogni forma di espulsione collettiva e arbitraria.
Il secondo verbo, proteggere, il Papa lo declina con “informare”, al fine di evitare “pratiche di reclutamento illegale”. Ma non solo, proteggere significa anche riconoscere e valorizzare le capacità e le competenze dei richiedenti asilo e dei rifugiati: vera risorsa per i Paesi che li accolgono. L’integrazione nel mondo del lavoro di queste persone promuove la loro dignità e la protegge. Nel pensiero del Papa ci sono poi i minori, soprattutto quelli non accompagnati e senza documenti reali: per loro chiede il diritto universale a una nazionalità “(che) va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita“.
Nel terzo punto, promuovere, il Papa invita chi accoglie il migrante di metterlo in condizione di realizzarsi come persona in tutte le sue dimensioni e che gli venga garantita la libertà di professione e di pratica religiosa.
Integrare è il quarto verbo sollecitato dal Papa. Integrare è ben lontano da ‘assimilare’, chiarisce Papa Francesco, perché significa restare aperti al diverso culturale per accoglierne gli aspetti validi. Ma, per realizzare l’integrazione, vanno accelerati e promossi i processi di regolarizzazione dei migranti con la cittadinanza affinché possano fermarsi subito in un Paese, al di là dei requisiti economici e linguistici.
Il Papa richiama poi in modo chiaro e diretto alla responsabilità degli Stati di tutto il mondo, come avevano promesso qualche mese fa, settembre 2016, durante il vertice all’Onu, e invita infine le comunità cristiane a cogliere ogni occasione per condividere il contenuto del suo messaggio.