Papa Francesco: "Il perdono di Dio non come in tintoria"

Il Papa, alla tradizionale udienza generale del mercoledì in Vaticano, si è soffermato a lungo sul concetto di perdono, come concepito dalla religione cristiana: una cosa seria, non da usare con superficialità e leggerezza.

Papa Francesco: "Il perdono di Dio non come in tintoria"

L’immagine di cui si è servito Papa Bergoglio per incitare i cristiani a ricercare il perdono divino è quella di paragonare ogni credente a un fanciullo che, quando cade, tende la mano in cerca dell’aiuto, di un appiglio, che quasi sempre è quello di uno dei genitori.

Così anche il cristiano, quando cade nel peccato, non deve scoraggiarsi ma deve tendere, metaforicamente, la mano al Padre per ricevere conforto e aiuto nella difficoltà. Veramente, afferma Papa Francesco, questo non deve essere un atto meccanico e compiuto con leggerezza, ma come se si andasse a portare un abito macchiato in tintoria e lo si riprendesse pulito in poco tempo.

Le parole del Santo Padre sono suonate di conforto e di speranza a quanti si trovano in difficoltà e sono scoraggiati per aver offeso e trasgredito la religione cattolica cadendo in peccato. Anche se l’uomo è portato, per sua natura, all’errore ed alla trasgressione, non deve mai perdere la fiducia nel perdono divino in quanto la misericordia di Dio è infinita e aperta all’accoglienza del peccatore, quando sinceramente pentito dei suoi errori.

E’ questa la caratteristica principale che distingue il cristianesimo da altri credi religiosi: la misericordia di Dio che non si nega mai al perdono e a chi è sinceramente consapevole e pentito. Durante il suo discorso il Papa ha sempre parlato al plurale, mettendo se stesso in cima alla lista dei peccatori; proprio a questo riguardo ha ricordato le parole di Cristo: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra“, invitando i presenti, e con loro tuti i credenti, ad alzare la mano nel caso in cui si ritenessero immacolati e senza peccato.

Con un grande sorriso, dopo l’invito ad alzare la mano e farsi avanti, il Papa ha guardato il suo uditorio e, in linea con il suo stile ironico e bonario ha esclamato: “Nessuno eh? Tutti siamo peccatori“.

Continua a leggere su Fidelity News