Papa Francesco: il pentimento è una valida alternativa alla pena di morte

Nel videomessaggio che Papa Francesco ha inviato al Congresso mondiale contro la pena di morte, che si tiene a Bruxelles, ha esortato “a compiere i passi necessari verso la totale abolizione della pena di morte”

Papa Francesco: il pentimento è una valida alternativa alla pena di morte

Con un videomessaggio inviato nella sede del Parlamento europeo, a Bruxelles, dove si sta svolgendo il settimo Congresso mondiale contro la pena di morte, Papa Francesco ha rinnovato il suo appello alla vita. Il Pontefice ha dato tre indicatori atti a sostenere il suo appello per la totale abolizione della pena capitale: la dignità della persona, la vita è un dono e la possibilità di pentimento.

La pena di morte è stata abolita in 142 Stati, ma nel mondo si contano circa 22mila detenuti condannati alla pena capitale. Amnesty International, nell’ultimo rapporto sulla pena di morte, ha sottolineato che nel 2017 ci son state 993 esecuzioni, 23 i Paesi coinvolti.

L’appello del Papa

La pena capitale, afferma Papa Francesco, non può essere la soluzione per proteggere una comunità, anche se questa è stata la soluzione per molto tempo. Il Papa ricorda che la pena di morte chiude la porta della riconciliazione: “Nessuno può essere ucciso e privato dell’opportunità di abbracciare nuovamente la comunità che ha ferito e fatto soffrire”; ogni persona ha il diritto alla vita e la pena di morte va contro questo diritto.

Sono molti i Paesi, osserva Papa Francesco, che scommettono sulla vita e non sulla pena di morte. Papa Bergoglio auspica che si continui a camminare in questa direzione, riconoscendo la dignità di ogni persona e a far in modo che la società guadagni delle vite invece che perderle eliminandole. Anche il Catechismo della Chiesa cattolica parla della pena capitale affermando che alla luce del Vangelo la Chiesa insegna “che la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona” di qui il suo impegno determinato per l’abolizione in ogni parte del mondo della pena di morte.

Papa Francesco non chiede di chiudere un occhio sui crimini, ma ritiene che chi ha commesso un crimine deve avere la possibilità di cambiare, di trasformarsi interiormente e di riparare il danno commesso. Abolire la pena di morte in tutto il mondo significa affermare il principio della dignità della persona umana, nella “convinzione che l’umanità può affrontare il crimine, oltre che rifiutare il male”.

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