Papa Francesco: "Gesù non è un bravo ragioniere"

La riflessione di Papa Francesco, in Piazza San Pietro, ricorda l'invito di Gesù a ragionare in modo diverso da quello consueto, che si riassume nella logica della gratuità

Papa Francesco: "Gesù non è un bravo ragioniere"

Da Piazza San Pietro, prima della recita dell’Angelus, la preghiera che ripropone l’annuncio dell’Angelo a Maria e l’Incarnazione del Figlio di Dio, Papa Francesco ha spiegato la Parola di Dio del giorno. Diverse centinaia di persone, pellegrini e turisti, provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo, via social e TV, lo stavano ad ascoltare.

Papa Francesco, ha spiegato le esigenze descritte nella parte finale del “Discorso della montagna“, riportate da Matteo (Mt 5,38-48). Sono parole esigenti e paradossali,porgere l’altra guancia” o “amare i nemici“, ha detto il Papa. Queste proposte di Gesù vanno oltre il consueto, ciò cui siamo abituati, anche per prudenza. Abituati come siamo ad avere tutto sotto controllo, a tenere la partita doppia del dare e avere in ordine, dobbiamo ammettere che Gesù chiede, a chi vuole seguirlo davvero, qualcosa di straordinario.

Lo sbilanciamento dell’amore

Amare chi ci ama ci garantisce di non restare delusi, ha ricordato Papa Francesco, “ma non fanno così anche i pagani?” si legge nel testo di Matteo. Gesù chiede di andare oltre, come Lui è andato oltre e di vivere lo “sbilanciamento dell’amore” che non pareggia mai i conti, non cerca un tornaconto: ama e basta.

E’ evidente che “Gesù non è un bravo ragioniere“, ha affermato il Papa. Infatti “Dio ci ama mentre siamo peccatori, non perché siamo buoni o in grado di restituirgli qualcosa“, ci ama e basta. Il suo amore è “sempre in eccesso, sempre oltre i calcoli, sempre sproporzionato“. Egli ci dona lo Spirito perché anche noi possiamo vivere l’amore come Lui, ed essere suoi testimoni davvero.

Il Papa continua ricordando che Dio ci invita a non rispondere con la stessa moneta, “a osare nel bene, a rischiare nel dono“, anche se già in partenza prevediamo di non ricevere nulla o poco in cambio. Questo amore, lentamente è in grado di trasformare i conflitti, accorciare le distanze, superare le inimicizie e guarire le ferite dell’odio.

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