Papa Francesco: ecco chi sono i suoi veri nemici

Sono nemici del Papa tutti coloro che non praticano la giustizia e creano squilibri nell'umanità. Giudicarlo marxista o comunista significa non conoscere la storia della Chiesa.

Papa Francesco: ecco chi sono i suoi veri nemici

Domenica 21 luglio 2019, all’Angelus, ricordando i cinquant’anni da quando l’uomo mise piede sulla Luna, Papa Francesco si è congratulato per la memorabile impresa della NASA, ma ha fatto anche notare che l’umanità soffre ancora per l’ingiustizia e ha esortato a nuovi traguardi capaci di favorire: “più dignità ai deboli, più giustizia tra i popoli, più futuro per la nostra casa comune”, temi dominanti nel pensiero del Papa.

A Papa Francesco sta a cuore da sempre la Patagonia, dove lo squilibrio tra poveri e ricchi nel mondo è tra i più evidenti. Già da superiore provinciale dei gesuiti e anche da vescovo, Jorge Mario Bergoglio si era impegnato a favore dei bisogni spirituali e materiali della “Tierra del fuego”, dove l’ingiustizia è di casa.

Papa scomodo: combatte l’ingiustizia

I nemici del Papa si possono facilmente rintracciare in tutti coloro che “dall’assenza dei diritti di intere popolazioni e dalla loro conseguente povertà traggono vantaggio” e sono i latifondisti, le multinazionali senza scrupoli, la lobby dei fabbricanti di armi che cerca il profitto dal neo colonialismo che gli Stati Uniti stanno esercitando e “dalle controversie di Trump con gli Stati definiti canaglie“, scrive Salvatore Izzo in AGI.it. 

C’è chi sostiene finanziariamente la ricerca e la diffusione di scuse dottrinari per contrariare il Papa, come hanno fatto i 4 anziani cardinali con la formulazione dei “dubia“, quando Francesco proponeva in Amoris laetitia la riammissione alla comunione di divorziati risposati, seppur con prudenza e gradualità. Queste persone chiedono di poter vivere in grazia “per camminare con le loro famiglie alla luce di una fede riscoperta e vissuta finalmente con impegno e serietà“, si legge in AGI.it e il Papa non esercita un potere tale da negare il dono di Dio.

Dal 6 al 27 ottobre ci sarà il Sinodo sull’Amazzonia e, tra i temi che verranno toccati, c’è quello del coinvolgimento femminile nella Chiesa e l’ordinazione di sacerdoti anche tra uomini di fede comprovata, già sposati, al fine di garantire l’Eucaristia anche nei territori che il clero attuale non riesce a raggiungere. Tutti temi che si prestano a forti discussioni all’interno della Chiesa.

In quanto a povertà, il direttore editoriale del dicastero per la Comunicazione, Andrea Tornielli, ha reso noto che, il Papa, parlando di povertà, attinge alla ricca tradizione della Chiesa. Definirlo marxista o comunista significa non conoscere i Padri della Chiesa antica, che già molto prima del marxismo e del comunismo hanno lasciato riflessioni interessanti sull’attenzione che si deve avere verso i poveri e sull’uso del denaro.

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