Papa Francesco ha ribadito la sua ferma deplorazione nei confronti dei terroristi, apostrofando con durezza l’autore della strage di Nizza, e tutti coloro che seguono simili esempi. E’ stato il portavoce uscente del Vaticano Federico Lombardi (il quale verrà sostituito il prossimo 1° agosto dal giornalista statunitense Greg Burke) a riferire testualmente i termini utilizzati dal pontefice per stigmatizzare l’accaduto.
Lombardi ha riferito che nella notte appena trascorsa, Papa Francesco si è racchiuso in un momento di preghiera per le vittime dell’attentato di Nizza, parlando della strage come di un atto di “Follia omicida“, di “Odio” e di “Terrorismo, un attacco contro la pace“, senza però nominare l’Islam.
Nel comunicato ufficiale emesso dalla Santa Sede infatti, i musulmani non vengono nominati poiché, come già dichiarato in precedenza in episodi simili dallo stesso Papa Francesco, i terroristi dell’Isis non vengono ritenuti “musulmani” quanto piuttosto folli estremisti, che ben poco hanno a che fare con i precetti dell’Islam.
Papa Bergoglio ha dunque appositamente evitato lo scoglio pericolosissimo della divisione religiosa, un tranello da aggirare assolutamente in casi di questo genere, battendo piuttosto sul fatto che compiere stragi di questo genere sia una follia a prescindere dalle motivazioni addotte. Non a caso, il pontefice già in passato aveva affermato che usare violenza in nome di Dio fosse una bestemmia.
Papa Francesco si unisce quindi al cordoglio di milioni di persone in tutto il mondo per la tremenda strage di Nizza, ed una ferma condanna del gesto è giunta anche dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per voce del suo presidente Noemi Di Segni (la quale però, al contrario di Bergoglio, non ha evitato riferimenti diretti ai musulmani): “Ancora una volta terroristi islamici colpiscono il cuore della nostra Europa, le sue conquiste culturali, i suoi valori. Sono immagini terribili quelle che arrivano da Nizza, che è oggi la città di tutti i cittadini del mondo libero e democratico“.