Papa Francesco celebra il primo giorno di Quaresima con l’invito ad ascoltare Dio

È iniziata oggi la quaresima e Papa Francesco ha invitato a staccarsi da tv e cellulari per ascoltare la voce del Signore che porta ad aprire il cuore ai più deboli.

Papa Francesco celebra il primo giorno di Quaresima con l’invito ad ascoltare Dio

Oggi, 26 febbraio 2020, Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di quaresima, si è svolta l‘Udienza generale fuori dalle porte chiuse dell’Aula Paolo VI, in Piazza San Pietro. Ad ascoltare Papa Francesco c’erano circa 12 mila fedeli.

Papa Francesco ha invitato i pellegrini a saper rinunciare alla televisione, ai cellulari, alle chiacchiere inutili e anche alla violenza verbale per andare con Gesù, in uno stile di carità, verso i “tanti deserti” rintracciabili nei poveri, negli anziani e negli ultimi della società, gli scartati

La riflessione di Papa Bergoglio ha preso spunto dal Vangelo di Luca, nel passo in cui l’evangelista parla di Gesù che “pieno di Spirito Santo” va nel deserto e vi rimane per quaranta giorni, tempo in cui viene “tentato dal diavolo“. Il deserto richiama la solitudine, “è il luogo del distacco dal frastuono che ci circonda”, ha spiegato Francesco. Nell’assenza di parole si riesce a fare spazio alla Parola di Dio, “che come brezza leggera ci accarezza il cuore”. Per questo il Papa ha definito il deserto come “luogo della Parola, con la maiuscola“.

Nel deserto si può ritrovare l’intimità con Dio e l’amore del Signore. Gesù stesso amava ritirarsi in luoghi deserti per pregare, insegnandoci così “come cercare il Padre, che ci parla nel silenzio“. Non è facile il “silenzio nel cuore“, ha detto il Papa, invitando a cogliere la Quaresima come tempo “propizio“, tempo che ci viene offerto per “fare spazio alla Parola di Dio“.

Il Papa ha parlato anche di connessione, ma non con la Tv o con il cellulare, bensì con il Vangelo. E’ questo anche il tempo di rinunciare a tutte quelle parole inutili che sostengono chiacchiere, dicerie e pettegolezzi, è il tempo per rivolgersi a Dio dandogli del “tu. E ancora Francesco ha ricordato che è questo il tempo da “dedicare a una sana ecologia del cuore”, facendo piulizia dentro.

Insistendo sul rinunciare alle parole inutili, il Pontefice ha affermato: “Oggi si insulta come se si dicesse ‘Buona Giornata’”. Ci siamo abituati alle parole vuote, alle pubblicità, ai messaggi subdoli perché ne siamo sommersi. Quel sapere “di tutto su tutti” con facilità ci porta alla mondanità che atrofizza il cuore. Solo il silenzio e l’ascolto della Parola del Signore può guarire il cuore rivelandogli le inclinazioni e le doppiezze che lo atrofizzano. In questo senso il deserto diventa anche luogo di vita.

Nel deserto ci si libera dalle realtà superflue e si riscopre quello che conta nella vita: “I volti di chi ci sta accanto!“, ha detto il Papa. Il digiuno dunque porta all’essenziale e alla “bellezza di una vita più semplice“.

Il Papa ha parlato poi delle persone sole, abbandonate, dei “deserti” che vivono accanto a noi, realtà che non fanno audience, ma il cui deserto chiede il nostro aiuto. La carità è un cammino quaresimale che ci deve condurre a queste persone. Se con Gesù entriamo nel deserto assaporeremo la Pasqua, “potenza dell’amore di Dio che rinnova la vita” e allora, come succede ai deserti in primavera, anche in noi germoglierà la vita.

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