Papa Francesco all’Angelus, nella Festa dell’Assunta, invita a scegliere la gioia

Le parole di Papa Francesco pronunciate all'Angelus nella Solennità dell’Assunta invitano a guardare in alto, al Cielo, e non alle "piccolezze della vita".

Papa Francesco all’Angelus, nella Festa dell’Assunta, invita a scegliere la gioia

Ieri, nella Solennità dell’Assunzione di Maria, Papa Francesco ha benedetto 6 mila corone del rosario, poi distribuite ai fedeli che in Piazza San Pietro si erano riuniti per l’Angelus, con l’invito a guardare in alto e a pregare Maria che per prima ha raggiunto il Cielo.

Il significato della festa dell’Assunzione di Maria, secondo Papa Bergoglio, è un invito a guardare in alto, alla grandezza del Cielo e non “alle piccolezze della vita” come accade a chi è afflitto da dubbi e da tristezze, e vive con lo sguardo rivolto in basso.

Le parole del Papa

Nel Vangelo della Festa dell’Assunta, Luca scrive che Maria – incontratasi con Elisabetta – pronuncia parole di esultanza: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”. Quando si esulta?, sembra chiedere ai presenti il Papa ai presenti, che risponde: “Si esulta quando accade una cosa così bella che non basta gioire dentro, nell’animo, ma si vuole esprimere la felicità con tutto il corpo”. Il motivo dell’esultanza di Maria è Dio.

Noi conosciamo l’esultanza per aver ottenuto un risultato sperato, per aver ricevuto una bella notizia, ha spiegato il Papa nell’Angelus: Maria oggi esulta per Dio e ci insegna a fare altrettanto perché Lui, il Signore, fa cose grandi esplicitate poi nel “Magnificat“. Maria è felice e ci insegna la strada della felicità: “al primo posto va messo Dio, perché Lui solo è grande“.

Per noi è più facile seguire illusioni, meschinità, pregiudizi, rancori, rivalità illusioni, beni materiali non necessari. Ecco, Maria oggi ci invita ad alzare lo sguardo, a guardare alle grandi cose che Dio compie anche in noi, come ha fatto in lei, con un’esortazione: “Non facciamoci risucchiare dalle piccolezze della vita, ma scegliamo la grandezza del cielo“, come ha detto il Papa, perché queste grandi cose ci donano la gioia dell’esultanza e del magnificat.

Maria è la “porta del Cielo“, la prima che in anima e corpo ha raggiunto il Cielo e ci attende proprio come una madre attende i propri figli. Il Papa, ricordando che la madre del Redentore, la nuova Eva, attende tutti, ha invitato a cambiare l’orizzonte del nostro sguardo“Guardiamo in alto, il cielo è aperto, non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c’è una madre che ci attende ed è nostra madre“.

Maria è una Madre: ama, sorride, soccorre con premura, vuole il meglio per i ciascuno dei suoi figli e ricorda “voi siete preziosi agli occhi di Dio'”, essendo fatti “per le grandi cose del Cielo. Sì perché Dio è gioia, non noia“, ha sottolineato il Papa. Ogni volta che diciamo il rosario, Maria ci prende per mano e ci conduce alla bellezza vera della vita, ci aiuta a guardare al Cielo.

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