Papa Francesco fa sentire la sua voce in onore della pace in famiglia e cogliendo l’occasione per per fare gli auguri di Natale. Dopo gli auguri ai cardinali e vescovi della Curia romana, il Papa ha incontrato i dipendenti della Santa Sede nell’aula Paolo VI, e nonostante l’influenza che ha dichiarato di avere, da seduto, Bergoglio ha voluto chiedere umilmente perdono per gli scandali avvenuti in Vaticano.
L‘invito è quello di pregare per le persone coinvolte in situazioni che non sono di buon esempio, e aggiunge di provare a coltivare, nella vita privata, il rapporto di coppia, considerato essenziale per svolgere un’esistenza basata sull’amore e sui valori della famiglia.
Rivolgendosi ai dipendenti laici del Vaticano, Papa Francesco riferisce che la preghiera vero coloro che hanno commesso degli errori, pè un atto essenziale per raggiungere l’obiettivo del perdono che libera la coscienza dal peso delle accuse e dell’odio. Il Papa continua le sue riflessioni soffermandosi sulla difficoltà di mettere in pratica, quotidianamente alcuni mestieri che spesso vengono tenuti nascosti a causa di alcuni problemi presenti nella società e che inevitabilmente fanno soffrire anche il più volenteroso dei lavoratori.
Papa Francesco ha poi espresso chiaramente la sua devozione ai valori della famiglia, invitando i fedeli a seguire la via della vita di coppia che prevede il sacramento del matrimonio e l’amore per i figli: “(…) Prendervi cura, non trascurare. Il matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una pianta è viva, va curata ogni giorno (…) la vita di coppia non va mai data per scontata, in nessuna fase del percorso di una famiglia (…)”.
Il discorso del Papa, dalla famiglia si sposta poi al perdono, considerando la quantità di liti che ogni giorni sono presenti nelle case dei fedeli e dei non fedeli, liti che quando continuano nel tempo perchè non si vuole affrontare la vera causa, diventano le peggiori “guerre fredde”: “(…) non lasciare che questa guerra divenga fredda´, perché la guerra fredda del giorno dopo è più pericolosa della guerra calda, capito, fare la pace sempre”.