Il Papa dona 200mila euro a famiglie in gravi difficoltà economiche

L'arcivescovo polacco Konrad Krajewski, che guida l'Elesimoneria apostolica, ha avuto ordine da parte del papa di donare 200mila euro alle famiglie in difficoltà per pagare bollette e affitti.

Il Papa dona 200mila euro a famiglie in gravi difficoltà economiche

In una situazione come quella di oggi in cui molte famiglie versano in difficoltà economiche anche Papa Francesco ha voluto fare la sua parte. Il papa infatti ha donato 200mila euro da devolvere alle famiglie in difficoltà per pagare le bollette e anche ai poveretti che sono costretti a dormire fuori perché non hanno una casa e vivono nei pressi del Colonnato di San Pietro. Papa Francesco ha spesso dato aiuto ai bisognosi e anche lo scorso mese ha donato altri 50mila euro per aiutare alcuni migranti a risolvere qualche piccola difficoltà riguardo alle pratiche burocratiche. Le offerte del Papa sono distribuite tramite l’Elesimoneria apostolica, che provvede a far recapitare il denaro disposto dal pontefice.

E la sua lotta per l’aiuto ai più poveri non finisce qui: il prossimo giovedì Francesco parteciperà alla seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione organizzata dalla Fao, durante la quale avrà cura di rilanciare un nuovo appello per combattere la fame nel mondo. Una delle cose che sta facendo sistemare il papa sono l’introduzione di alcune docce nei bagni destinati ai senzatetto e che si trovano proprio nei pressi del colonnato di San Pietro. La prossima settimana avranno inizio i lavori per dare modo anche ai pellegrini di poterne usufruire.

L’Elesimoneria apostolica è guidata dall’arcivescovo polacco Konrad Krajewski, che fa notare che questa sistemazione è un’esigenza indispensabile per garantire pulizia e decoro anche alle persone che vagano per le strade. L’arcivescovo aggiunge: “Siamo al centro dell’Europa, mica in Africa, eppure la Città eterna non offre la possibilità di un bagno aperto, una cosa fondamentale. Come in una famiglia i genitori provvedono a dare da mangiare a un bambino e soddisfare le sue esigenze primarie perché poi possa crescere da solo, così noi dovremmo dare ai più poveri i servizi essenziali, così magari loro potranno avere anche una chance di reinserimento nella società”.

Secondo l’arcivescovo, anche altre città dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di garantire le docce pubbliche ai clochard, ma spesso i politici promettono e non mantengono. E un appunto lo fa al sindaco Marino, e a tanti altri politici che dovrebbero meglio amministrare le risorse in funzione dei bisogni dei cittadini e non solo della politica.

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