Paolo Borsellino, spuntano le audizioni segrete: "La macchina blindata solo di mattina, libero di essere ucciso di sera"

Alcuni dei segreti relativi alle vicende di Paolo Borsellino e alle sue giornate nei tribunali sono emerse dopo 27 anni. Tuttavia, secondo quanto riporta il fratello, questo non è ancora niente.

Paolo Borsellino, spuntano le audizioni segrete: "La macchina blindata solo di mattina, libero di essere ucciso di sera"

Si pensava di sapere tutto, o quasi, sulla vicenda di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma, proprio in questi giorni, sono emerse nuove audizioni tenute segrete che si svolsero tra il 1984 e il 1991. Il fratello di Borsellino spiega che lo Stato ha tenuto il segreto su tante altre vicende. 

Nel 1984, Borsellino chiedeva delucidazioni alla commissione parlamentare antimafia, con le seguenti parole: “Desidero sottolineare la gravità dei problemi che dobbiamo continuare ad affrontare… Di pomeriggio, è disponibile solo una macchina blindata. Pertanto io, sistematicamente, il pomeriggio mi reco in ufficio con la mia automobile e ritorno a casa alle 21 o alle 22. Con ciò riacquisto la mia libertà, però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per essere poi libero di essere ucciso la sera“.

Nuove audizioni per Borsellino tenute segrete dallo Stato

Gli archivi sono stati resi digitali e, proprio per questo, sono emerse novità riguardo alle cause nei vari tribunali. Il tutto è visitabile sul sito del Parlamento. Le testimonianze raccolte negli anni descrivono l’arco temporale che ha visto la lotta tra i giudici Falcone e Borsellino con la mafia. Sono spiegate anche le moderne questioni inerenti la città di Trapani, il territorio di Matteo Messina Denaro, colui che non si riesce ad acciuffare del lontano 1993 a seguito delle varie stragi.

Già nel mese di dicembre del 1989, Borsellino si trasferì a Trapani per cercare di capire quanto più possibile su quello che stava accadendo in quelle terre. Spiegava che quelle erano le terre di Riina, Provenzano e di altri, e che c’erano numerose proprietà in vendita che erano nelle mani della mafia. Dunque, l’obiettivo era capire a chi venivano vendute quelle case. 

Il fratello di Borsellino, Salvatore, ha spiegato che durante il famoso attentato, Paolo è stato ritrovato carbonizzato, senza gambe e braccia, e che i ragazzi che erano con lui erano stati inseriti nelle scatole dopo aver messo insieme i vari pezzi del corpo. Inoltre, ha lamentato il fatto che dopo 27 anni sarebbe arrivato il momento di togliere i sigilli non solo sulla strage che ha tolto la vita al giudice, ma a tutte le varie stragi. 

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