Pamela Mastropietro, il gup respinge la richiesta di giudizio abbreviato presentata dai legali di Innocent Oseghale

Il nigeriano Innocent Oseghale continua a professarsi innocente per la morte della giovane Pamela Mastropietro. L'uomo ha dichiarato di avere smembrato il corpo della giovane 18enne, ma di non averla uccisa.

Pamela Mastropietro, il gup respinge la richiesta di giudizio abbreviato presentata dai legali di Innocent Oseghale

È stata respinta la richiesta di giudizio abbreviato condizionato presentato dai legali di Innocent Oseghale. Il gup ha infatti respinto tale richiesta. Nel frattempo, il nigeriano ha scritto una lettera chiedendo scusa alla famiglia di Pamela ed a tutti gli italiani, affermando nuovamente la sua innocenza sull’assassinio della giovane, ma dichiarando di averla “solo” fatta a pezzi.

La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 13 febbraio 2019. La richiesta di rito abbreviato era soggetta ad alcune condizioni: il deposito di alcune perizie medico-legali di parte e l’audizione di un testimone, un detenuto al quale il nigeriano aveva confessato di aver ucciso Pamela.

La mamma di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, affranta dal dolore, non ha accettato le scuse del nigeriano, sostenendo che si tratta semplicemente di una palese presa in giro. L’avvocato della famiglia ed anche zio di Pamela, Marco Valerio Verni, si augura che in dibattimento possano spuntare nuovi elementi d’indagine, perché lui stesso non crede che Oseghale abbia potuto fare tutto da solo.

Il procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio, ha espresso il suo dispiacere per il fatto che il giudizio abbreviato condizionato non sia stato accolto. Il processo che si svolgerà in Corte d’Assise sarà sicuramente un processo lungo, con l’audizione di ben 50 testimoni. Ha dichiarato anche che, insieme alla difesa ed alle altre parti processuali, farà di tutto per rendere questo processo il meno lungo possibile.

Ci si concentrerà sulle prove, dando largo spazio al contraddittorio tra le parti con la partecipazione di consulenti e periti. Insomma, un processo che si preannuncia faticoso sin dalle prime battute. Un processo, però, che mirerà al raggiungimento sia della verità processuale che della verità reale. 

La verità costituirà un degno riconoscimento alla memoria della povera Pamela, barbaramente uccisa e prematuramente scomparsa. 

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