Palpeggiò la giornalista in diretta davanti allo stadio: condannato ad un anno e sei mesi

Il ristoratore Andrea Serrani, che davanti alle telecamere palpeggiò in diretta la giornalista Greta Beccaglia che stava lavorando fuori dallo stadio di Empoli, è stato condannato ad un anno e sei mesi per molestie. La pena è stata sospesa per 5 anni.

Palpeggiò la giornalista in diretta davanti allo stadio: condannato ad un anno e sei mesi

È passato più di un anno da quando Andrea Serrani si macchiò di un gesto ignobile davanti alle telecamere di una trasmissione calcistica. L’uomo infatti palpeggiò in diretta la giornalista pratese di Toscana Tv Greta Beccaglia, che stava lavorando fuori dallo stadio di Empoli la sera del 27 novembre 2021,

Il bruttissimo episodio avvenne dopo la fine della partita Empoli-Fiorentina, mentre la giornalista 28enne si trovava fuori dallo stadio Castellani di Empoli e stava facendo un servizio in diretta per parlare dello scontro. All’improvviso alle sue spalle arrivò Serrani, che allungò la mano sinistra e le lanciò una forte pacca sul sedere, allontanandosi poi velocemente davanti alle proteste della donna.

L’episodio scatenò immediatamente tantissime polemiche online, e le proteste dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, che espresse la sua solidarietà alla giornalista pratese oggetto del palpeggiamento dell’uomo. Dopo pochi giorni il protagonista del gesto fu identificato come il ristoratore marchigiano 46enne Andrea Serrani, che è finito sotto processo per molestie sessuali. Immediatamente dopo la vicenda, l’uomo aveva ricevuto un Daspo di tre anni, emesso dal questore di Firenze Filippo Santarelli, e la moglie lo aveva difeso parlando di “goliardata“.

Martedì 20 dicembre è arrivato il giudizio, in seguito ad un processo con rito abbreviato che lo ha visto come imputato, che ha deciso per lui la condanna ad un anno e sei mesi per violenza sessuale contro la giornalista. Il giudice ha disposto per Serrani la sospensione della pena per 5 anni, una sospensione che sarà subordinata alla partecipazione dell’imputato a percorsi di recupero.

Serrani è stato inoltre condannato a risarcire la giornalista, versando per cominciare un provvisionale dell’ammontare di 15mila euro. Il giudice ha inoltre stabilito che dovranno essere risarciti, con 10mila euro complessivi, anche l’Ordine nazionale dei giornalisti e l’Associazione della stampa nazionale e toscana, che si erano costituite come parti civili nel processo.

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