Palermo, un’altra coppia perde la casa acquistata da un mafioso

Un' altra famiglia "sfrattata" dal proprio appartamento e altre venti rischiano la stessa sorte a Falsomiele. L’alloggio si trova in via Vanvitelli, a Cruillas, ed è stato confiscato negli anni ottanta al costruttore Lo Sicco. Il contratto non era completo

Palermo, un’altra coppia perde la casa acquistata da un mafioso

E’ accaduto di nuovo: un’altra famiglia che aveva acquistato la casa dall’ex costruttore Pietro Lo Sicco perde l’appartamento dopo aver regolarmente pagato per ben venticinque anni. L’intera famiglia, composta da marito, moglie e due figli adesso dovranno abbandonare la “loro” casa perché non sono più i proprietari: adesso il proprietario è una persona che si è aggiudicata la casa ad un’asta giudiziaria. La vicenda è accaduta a Palermo, a Cruillas, in via Vanvitelli 2, riguarda alcune palazzine costruite verso la fine degli anni Ottanta da Pietro Lo Sicco, un ex imprenditore poi condannato per mafia. Durante il processo all’uomo è stato confiscato un patrimonio ingente che era composto maggiormente da immobili realizzati nella zona dell’ospedale Civico, in piazza Leoni, Cruillas e Falsomiele.

Questa è la seconda famiglia che nel giro di poco tempo scopre di dover abbandonare la propria abitazione perché subentra un nuovo proprietario. Una casa comprata con tanti sacrifici, un dramma che ha fatto sprofondare queste due famiglie nella disperazione. Due mesi fa infatti è toccato ai coniugi Galeazzo, marito e moglie con due figli, residenti anche loro in via Vanvitelli 2 da ventisette anni. Anche loro hanno vissuto la stessa situazione, con la casa venduta all’asta e un nuovo proprietario che bussa alla porta. I coniugi Galeazzo si sono visti strappare di mano l’abitazione dopo averla pagata 95 milioni di lire, a cambiali per giunta. Il 5 agosto, dopo tre rinvii, hanno dovuto lasciare la casa e adesso vivono in una piccola casa a poca distanza da via Vanvitelli, sempre a Cruillas. L’altra coppia che ha subito la stessa sorte ha due figli, gestiscono una parruccheria per donna nella zona di via Sampolo.

Anche loro stanno traslocando e devono trovare una nuova sistemazione al più presto. Dramma e sconforto sono i sentimenti che pervadono l’animo di questa famiglia che è impotente contro la legge e i suoi fatti e misfatti. Possibile che sia potuta accadere una cosa del genere? Come mai il contratto d’acquisto era incompleto e nel corso degli anni nulla è stato fatto per regolarizzarlo? Sono tanti gli interrogativi che dovrebbero essere chiariti prima di abbandonare la partita.

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