Un pomeriggio di fuoco a Palermo, dove un gruppo di ragazzi avrebbero organizzato una vera e propria spedizione punitiva contro i presunti autori di un video che, in questi giorni, sta circolando su Whats app, la famosa piattaforma di messaggi online per smartphone, e che ritrae un gruppo di ragazzi mentre fanno sesso.
Il video mostra alcune ragazze appena quattordicenni mentre fanno sesso con ragazzi più grandi, tutti completamente ubriachi. Scene erotiche ma non solo, anche “lezioni” per i coetanei destinatari del video, che in pochi minuti si è propagato finendo sugli smartphone di tantissimi giovani palermitani. A fare arrivare il video nelle mani della polizia postale i genitori di alcuni ragazzi che avevano ricevuto e visualizzato il video incriminato.
Il caso è scoppiato quando nel pomeriggio di ieri, si è scatenata una vera e propria rissa nelle vie del centro. Un gruppo di ragazzi, infatti, che si trovava in Via Notarbartolo, zona molto frequentata dai giovani e che nel fine settimana diventa isola pedonale, è stato aggredito da un altro gruppo di ragazzi. A quanto pare, secondo le prime indiscrezioni, questi avrebbero organizzato una spedizione punitiva nei confronti di colui che ritenevano fosse l’autore del video, di cui ancora non si conosce l’identità. La rissa è poi continuata al Giardino Inglese, un parco non lontano da Via Notarbartolo, anche questo molto frequentato dai ragazzi. Giunti sul posto, i carabinieri hanno domato gli animi dei ragazzi coinvolti. Uno di loro è persino finito all’ospedale Villa Sofia con contusioni ed escoriazioni.
Sull’identità dell’autore del video sta ancora indagando la Polizia postale, che dovrà anche accertare se le ragazze riprese nelle scene a luci rosse fossero realmente consapevoli di essere filmate visto che appaiono completamente ubriache. Secondo alcuni ragazzi che hanno visualizzato il video, però, le ragazze guarderebbero persino in camera durante la ripresa il che proverebbe che erano perfettamente coscienti e consapevoli di quanto stava accadendo. Le scene sarebbero state girate prima nel bagno di una discoteca e poi sarebbero continuate in una camera da letto.
I detentori del video nei loro smartphone rischiano, adesso, una incriminazione per detenzione e scambio di materiale pornografico, mentre per l’autore la pena può arrivare fino a tre anni di reclusione.
Bisognerà aspettare che le indagini della Polizia Postale portino ad ulteriori scoperte, ma l’autore del video potrebbe avere le ore contate. Di certo rimane la preoccupazione dei genitori e degli insegnati degli alunni che hanno visualizzato il contenuto del video e soprattutto i suoi protagonisti.