Palermo, operatori del 118 affrontati dai parenti di una donna deceduta a Brancaccio: costretti a barricarsi in ospedale

Attimi di tensione e crudeltà ieri sera a Palermo, nel quartiere Brancaccio, dove un’equipe del 118 sono stati affrontati dai familiari di una donna deceduta poco prima dell’arrivo dei soccorsi.

Palermo, operatori del 118 affrontati dai parenti di una donna deceduta a Brancaccio: costretti a barricarsi in ospedale

PALERMO – Ancora un episodio di crudeltà ai danni del personale sanitario. Questa volta è accaduto a Brancaccio, quartiere popolare di Palermo, dove un’equipe del 118 in servizio presso la postazione di Villabate sono stati affrontati dai familiari di una donna deceduta per cause naturali. Secondo quanto ricostruito, i soccorritori sono stati affrontati subito dopo il loro intervento. L’affronto è avvenuto in un contesto di forte tensione emotiva, ma ha assunto toni bruttissimi: i sanitari sono stati colpiti e insultati, e solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine sono riusciti a mettersi in salvo.

I coinvolti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Buccheri La Ferla, dove hanno ricevuto le prime cure. Tuttavia, la situazione non si è placata: i parenti della donna deceduta hanno raggiunto l’ospedale e si sono radunati all’esterno del pronto soccorso, minacciando gli operatori. Per timore di ulteriori atti violenti, l’equipe del 118 è rimasta chiusa all’interno della struttura ospedaliera, sotto la sorveglianza di carabinieri e polizia che presidiano l’area per garantire l’incolumità del personale sanitario.

Una scia di crudeltà inarrestabile: sei giorni fa un’altro affronto

L’episodio arriva a meno di una settimana da un’altra grave affronto subita da un soccorritore del 118. In via Perpignano, a Palermo, un autista è stato affrontato e picchiato all’interno dell’ambulanza proprio dal paziente che aveva appena soccorso. L’uomo, soccorso dopo una caduta in strada, non appena salito sul mezzo di emergenza ha colpito violentemente il dipendente del 118, ferendolo al volto e fratturandogli un dito. A soccorrere l’equipaggio affrontato è dovuta intervenire un’altra ambulanza. Il soccorritore ha riportato una profonda ferita alla palpebra e ha necessitato di punti di sutura in chirurgia plastica. «Siamo stanchi di subire affronti denunciano autisti e soccorritori.Ogni intervento può trasformarsi in un incubo. Ci parlano da tempo di bodycam, ma chiediamo anche una vera campagna di sensibilizzazione. Non è più possibile che, partendo per salvare vite, rischiamo ogni giorno la nostra».

I numeri del 118 in Sicilia: una macchina imponente, ma sotto pressione

Il servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia è una delle strutture sanitarie più attive dell’intero territorio nazionale. Solo nei primi mesi del 2024, sono stati effettuati 427.389 interventi in tutta l’isola. Il sistema conta su 252 postazioni, 364 mezzi e circa 3.030 operatori, in buona parte in forza alla società pubblica Seus. Questi numeri sono emersi nel corso del recente incontro “118. Prospettive del sistema emergenziale”, svoltosi a fine marzo a Palermo, in occasione del 33° anniversario dall’istituzione del servizio in Italia.

Durante l’evento, si è parlato di nuove strategie organizzative e del ruolo delle società scientifiche nel potenziamento del sistema. Ma le continue affronti rendono evidente quanto sia urgente garantire sicurezza e tutela al personale in prima linea. La domanda che tutti si pongono ora è una sola: quanto ancora dovrà pagare il personale del 118 per lavorare in strada? 

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