Palermo: madri disoccupate si prostituiscono dopo aver perso il lavoro

Fermate a Palermo alcune donne che si prostituivano all'interno di un appartamento adibito a centro massaggi. Tra loro alcune madri disoccupate, che avevano perso il lavoro a causa della crisi. Coinvolta anche un'ex proprietari di un'asilo nido

Palermo: madri disoccupate si prostituiscono dopo aver perso il lavoro

Si prostituivano per necessità economiche, le madri palermitane che vendevano il loro corpo in un appartamento sito vicino ai cantieri navali, e che dall’esterno era indicato come centro massaggi. Forse un po’ imbarazzate, le donne, tra cui una è un’ex proprietaria di un’asilo nido privato, si giustificano dicendo che non potevano stare con le mani in mano, e la soluzione della prostituzione è stata la via più facile per guadagnare soldi subito e provvedere alle necessità familiari.

La perdita del lavoro è stata per queste donne un colpo troppo forte, e hanno scelto una strada diversa da coloro che invece preferiscono magari farla finita, perché la loro responsabilità di madri di famiglia è più forte di qualsiasi altra cosa. In effetti, le donne trovate in abbigliamento sexy nell’appartamento non sono donne giovanissime, anzi sono di un’età un po’ più avanzata rispetto a coloro che di solito si accingono a fare questo mestiere, e dal loro racconto si evince immediatamente il disperato bisogno economico che esiste all’interno della loro situazione familiare. Figli da mantenere, mariti che non trovano lavoro, spese di casa comuni per tutte le famiglie: un tran tran giornaliero a cui le donne non potevano più far fronte, e hanno dunque deciso di prostituirsi.

Arrestata anche la donna che teneva l’appartamento a disposizione delle signore che incontravano lì i loro clienti, e sequestarto anche il locale dove avvenivano gli incontri. Una vicenda che fa molto riflettere sulle decisioni difficili che si devono prendere quando non sembra esserci via d’uscita, e su come uno stato di disoccupazione possa portare una persona a mettere in gioco anche il proprio corpo. Anche il racconto dell’ex titolare dell’asilo nido privato sembra scaturire da una profonda sofferenza: la signora racconta di aver chiuso l’attività qualche anno fa, e non le era mai passato per la mente in passato di essere capace di arrivare a tanto. 

Madri disposte a tutto pur di mandare avanti una famiglia, che non esitano di fronte a nulla per portare a casa qualcosa per mangiare e per i bisogni personali. Le donne avevano optato per questa soluzione perché ormai avanti di età, e difficilmente avrebbero trovato lavoro. Una situazione molto triste, che fa molto riflettere sulla condizione delle donne di una certa età spesso in difficoltà economiche, che si ritrova senza lavoro e a cui la società non offre alcuna opportunità.

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