Palermo, il murales per Giulia, morta a 6 anni in un incidente

Oggi sarebbe stato il compleanno della piccola Giulia Mazzola, morta nel 2017 in un incidente stradale in zona Policlinico, a Palermo. La bimba aveva 6 anni. Per lei, un murales, voluto fortemente dalla famiglia.

Palermo, il murales per Giulia, morta a 6 anni in un incidente

Oggi,giovedì 30 settembre, Giulia Mazzola avrebbe festeggiato il suo compleanno. La bimba, all’epoca della tragedia di 6 anni, è morta nel 2017 in un incidente stradale in zona Policlinico, a Palermo.

L’immagine è stata realizzata davanti alla scuola della bambina, nel quartiere Alberghiera, edè stata fortemente voluta dai familiari. Il murale è stato fortemente voluto oltre che dalla famiglia, dal plesso scolastico e dal consigliere della Prima Circoscrizione, Salvo Imperiale.

Le parole toccanti della madre di Giulia

La madre di Giulia Mazzola, Olivia Calì, ha dichiarato: “Mia figlia adesso vivrà per sempre, anche se nel mio cuore non è cambiato niente. Anche prima viveva. Giulia vive per ogni anno che passa. Sta diventando più grande e crescerà ancora. E io la penserò, la rivedrò bella, buona e generosa com’era. Tutti alzeranno gli occhi al cielo e la vedranno, come la vedo io”.

Quello di oggi sarebbe dovuto essere il suo decimo compleanno. Per l’occasione, il signor Igor Scalisi Palminteri, davanti alla scuola Nuccio, all’Albergheria, nel quartiere dove la famiglia vive, ha voluto far in modo che nessuno si dimentichi di Giulia. Ha infatti realizzato un murales da brividi. L’opera è ispirata a un verso del “Cantico dei Cantici”: “Come la morte è forte l’amore” e ritrae una danzatrice.

Si, perchè la piccola sognava di diventare una ballerina e Igor, anche lui papà, per realizzare l’opera si è, per quanto possibile, immedesimato. Il padre della vittima dice che la street art non deve parlare solo di grandi eroi, ma deve dialogare con il territorio, lasciarne traccia, amche attraverso i volti dei personaggi che fanno parte o hanno fatto parte del quartiere.

Ancora una volta l’arte è capace di farsi traccia visiva della società, la piccola Giulia che tutti ricordano col sorriso. L’artista ha ringraziato la famiglia per la fiducia che gli ha accordato, mettendogli in mano il dolore, sino a scegliere il titolo insieme. “E’ sacrosanto raffigurare gli eroi, ma non dobbiamo dimenticare la ricchezza e l’amore delle persone normali”, ha concluso.

 

 

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