Ha davvero dell’incredibile quanto scoperto a Palermo e mette in luce l’ ennesima truffa perpetuata ai danni dello Stato e dei cittadini italiani onesti. I protagonisti di questa vicenda sono F.L,, 63 anni ed autore della truffa, ed Anna Rosa Corsello, la dirigente che l’ha smascherato.
Per anni F.L. ha goduto di 700 euro mensili previsti dalla Regione Sicilia per i disoccupati ex Pip; “Pip” è l’acronimo di “Piano inserimento professionale”, un progetto che nei primi anno Novanti aveva l’ ambizione di inserire 700 disoccupati nel mondo lavorativo. Nel corso degli anni il progetto ha inglobato altre persone, divenute circa 3000, ci sono stati vari passaggi di presa in carica tra agenzie comunali e regionali ma alla fine il progetto ha fallito e la Regione ha previsto un sussidio per i cosiddetti “ex Pip”.
La Finanziaria del 2014 impedisce di elargire il sussidio a chiunque sia stato condannato per mafia o all’interdizioe dai pubblici uffici e nel maggio 2014 ad F.L. è stato revocato l’assegno mensile in quanto l’uomo ha una serie di condanne che vanno dagli atti osceni alla ricettazione, dalla detenzione di armi alla violenza personale, dall’associazione a delinquere alla resistenza a pubblico ufficiale.
Il mese scorso, in seguito ad un comma della Finanziaria regionale 2015 che riammette tra i beneficiari del sussidio i condannati all’interdizione dai pubblici uffici, F.L. ha chiesto di poter riavere il beneficio; purtroppo per lui il Dipartimento del Lavoro ha scoperto l’illecito e la Dirigente Generale Anna Rosa Corsello ha firmato il decreto di espulsione. non tanto per i reati commessi, tra cui l’ esclusione dai pubblici uffici perpetua, bensì perché supera la soglia del reddito personale pari a 40 mila euro in quanto F. L., ha un reddito annuo di 780 mila euro ed un patrimonio di 3 milioni di euro.
L’assurdità della vicenda ha lasciato basita anche l’attenta dirigente che ha dichiarato “C’è da chiedersi come è stato possibile considerare un disagiato una persona di questo tipo”… già, come è stato possibile?