In un’abitazione di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo, è stato rinvenuto il corpo di Giuseppe Zagone, defunto da 2 anni. Dalle prime indagini condotte dai carabinieri è emerso che, con ogni probabilità, la scomparsa dell’uomo non è stata comunicata dai due figli allo scopo di intascare la pensione del padre. Si tratta di un caso di truffa ai danni dell’Inps e di occultamento della persona defunta.
Ad allertare i militari è stato un parente della famiglia che da tempo non riusciva a mettersi in contatto con l’uomo, per cui ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Quando i militari della Compagnia di Bagheria sono arrivati sul luogo dove risiedeva il 90enne, la scena che si è presentata dinanzi ai loro occhi non era certamente piacevole.
I militari hanno trovato i resti dell’anziano all’interno di una bara artigianale. Il corpo dell’uomo, in stato avanzato di decomposizione, era praticamente irriconoscibile. Sin da subito sono scattati gli accertamenti per verificare i fatti, coordinati dalla Procura della Repubblica. Gli inquirenti hanno spostato la loro attenzione sui due figli dell’uomo, i soli ad avere avuto contatti con l’uomo, visto che impedivano a chiunque di vederlo.
Condotti in caserma, sono stati interrogati, ma le loro riposte non sono state molto convincenti. Gli investigatori ipotizzano che i due fratelli hanno scelto volontariamente di non comunicare il decesso del padre per poter intascare la sua pensione. Su di loro pendono quindi le accuse di occultamento del defunto e di truffa all’Inps.
Tuttavia, al momento non sono state avanzate misure restrittive nei confronti dei due fratelli, che sono in libertà, ma proseguono le indagini sul caso. Per accertare come è avvenuto il decesso dell’uomo, la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha disposto l’autopsia sul corpo. La comunità di Ventimiglia di Sicilia è sotto choc, ma nessuno ha capito nulla di quanto era accaduto in quella casa.