Piovono sigilli nel capoluogo siciliano. Una squadra preposta dal questore Salvatore Longo sta effettuando controlli a tappeto in tantissimi locali a Palermo ed i risultati sono veramente sconcertanti.
Ad effettuare i controlli, nello specifico, sono stati l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, diretto dal Vice Questore Aggiunto dr. Daniele De Girolamo, il personale della Polizia Scientifica, dell’ASP 3 del distretto di Catania – Unità operativa di Igiene Pubblica, dell’Unità operativa di Sanità Pubblica Veterinaria, dell’Unità operativa di Controllo e Vigilanza degli ambienti di Lavoro, dell’Inail, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. Il controllo mirava all‘accertamento dei metodi di conservazione del cibo utilizzati, al rispetto delle norme igienico-sanitarie, all’osservanza delle norme vigenti sulla sicurezza sul lavoro ed all’eventuale presenza di personale in nero.
Gli ultimi tre esercizi finiti sotto il mirino sono stati:
- “Trattoria da Achille e Davide”, sito in via Plebiscito, in cui è stato riscontrato un utilizzo improprio di un cortile adibito a deposito e non dichiarato in planimetria. Inoltre sono stati individuati tre lavoratori senza contratto di lavoro.
- “Trattoria “Re Carlo V”, sito in Via Plebiscito, in cui gli estintori non erano a norma, del personale risultava senza contratto di lavoro ed altri non avevano seguito i necessari corsi professionali.
- “Wok & Sushi”, sito in Via D’Amico. Ristorante molto in voga nel Palermitano in questo momento e per questo motivo molto frequentato. Uno dei casi più eclatanti e sconcertanti per il popolo cittadino in quanto all’interno dei locali è stata accertata un‘infestazione di ratti tale da far immediatamente scattare i sigilli al fine di salvaguardare la salute pubblica. Inoltre, nelle cucine sono stati trovati diversi alimenti in cattivo stato di conservazione e di decongelamento. Inoltre nelle celle frigorifere era presente del pesce la cui tracciabilità non è ancora stata accertata, era presente un soppalco non registrato in planimetria e con un accesso artigianale e non a norma, assenza di uscite di emergenza in caso di pericolo. Problemi anche per quanto riguarda i dipendenti dal momento che un solo dipendente risulta regolarizzato mentre pare accertata la presenza di un altro lavoratore di origine cinese, peraltro clandestino, per il quale è stato disposto il rientro in patria. Per il titolare del Wok&Sushi, oltre alla chiusura del locale, scatta dunque anche una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nei prossimi giorni verranno effettuati degli altri controlli, che sicuramente i palermitani seguiranno con grande interesse.